giovedì 18 luglio 2013

qualcosa di sinistra

una vecchia foto della casa ENAM di Silvi, trovata in un ristorante poco lontano.

sono a silvi marina, nella casa del maestro. cioè, la casa per ferie dell’ente assistenza magistrale, che quando esisteva ancora, perché se l’è ciucciato prima l’INPDAP, adesso l’INPS, si chiamava ENAM. quest’anno abbiamo avuto una settimana a un prezzo veramente di favore, pensione completa, e servizio spiaggia, stiamo fronte mare, un posto fantastico, per me, anche se a volte sembra proprio di stare alle riunioni di scuola, ma insomma, basta prendere la strada del mare, e passa tutto. 
dopo pranzo, si può prendere il caffè al bar della casa, gratis, e sedersi fuori, c'è un bel posto, con le sedie, gli ombrelloni.
ieri c'era un collega nel tavolo dietro al mio, credo siciliano, perché come parlano della mafia i siciliani, come di tutto il resto, del resto, con delle pause, il tono pacato, che tutti pensano: eh sì, questo qui sì che le sa, le cose, non so come sia finito a parlare del caso moro, che c’entrano i servizi segreti, anzi, pausa, i servizi segreti e la mafia, anzi, pausa, i servizi segreti, la mafia e i servizi segreti stranieri che lui, quando hanno rapito moro, era contento, che l’avessero rapito, oh, finalmente un gesto significativo, beh non ha detto proprio così, ma più o meno il significato era quello, ma poi, quando l’hanno ucciso, moro, lui ha pianto, perché non era proprio nel programma della sinistra, la violenza, no, non era proprio previsto, che lo uccidessero, gli attentati sì, va bene, ma ammazzare moro no, e io volevo girarmi e dirgli: scusa, ma hai presente che andavano a fare le rapine a mano armata e ammazzavano la gente per finanziarsi, per non parlare di tutti i poliziotti, giudici, giornalisti, avevi mica sentito dire, tu, che sei così ben informato su tutto, anche sulle intenzioni dei brigatisti, che prima di moro avevano già ammazzato 22 persone (ho trovato un bell’elenco qui) , ma, tanto per restare vicini vicini, vogliamo parlare di quei poveri disgraziati della scorta di moro, ovvero raffaele iozzino, giulio rivera, oreste leonardi, domenico ricci, francesco zizzi? oppure quelli, perché erano poliziotti e carabinieri, non fanno testo? per quelli non hai mica pianto, eh? quella non era violenza, eh? e chi se li ricorda più, quei nomi? uccisi due volte, mille volte. 

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