lunedì 28 aprile 2008

eco-mamme

non so come mi arriva la newsletter dal sito Quimamme, sedicente portale n.1 per le mamme in Italia. Non ci sono mai andata perché la newsletter di solito è costituita di pubblicità, concorsi e simili.
Stavolta mi chiedono se sono una ECO-MAMMA (sì, euro 4) e se voglio raccontarlo nel forum. Andateci, può essere istruttivo:
http://quimamme.corriere.it/forum/viewtopic.php?t=48.
A me la cosa che mi ha interessato è che in America le suddette sono chiamate gorettes, una parola che mi fa pensare al francese gorets, 'maialini' . Ovviamente mi è venuto in mente il profeta dell'ecologia Al Gore, ma speravo di sbagliarmi, invece no.
Ecologiste, vegetariane, portano i figli a scuola a piedi o in bicicletta, comprano giocattoli di legno e materiali naturali, riciclano tutto. che brave.

sabato 26 aprile 2008

Ritorno al nord

Ieri sono tornata al nord per un periodo di vacanza. Non mi sembra ancora vero di avere mia madre che mi cambia i bambini, fa da mangiare, è felice di guardarli se esco a fare spese.
Il viaggio è stato allucinante. Mauro è rimasto a casa, così e per aiutarmi coi bambini è gentilmente venuto da Padova lo zio Isacco. Che però è al momento senza patente.
Il viaggio Roma nord - Muzzolon di per sé non è così terribile, ma se hai due bambini dietro che devono mangiare e essere cambiati un paio di volte lungo la strada la cosa si fa pesante. Se poi la tua macchina con impianto gpl non va, ci sono quaranta gradi perché è una meravigliosa giornata di sole, ed essendo venerdì 25 aprile tutti vogliono godersela fuori casa, la temperatura dell'acqua sale inesorabilmente e non ci sono piazzole di sosta, la cosa si fa decisamente drammatica. Insomma siamo partiti all'una da casa mia e alle tre passate siamo faticosamente riusciti ad uscire a Magliano Sabina, un cinquanta chilometri più avanti. Sosta, latte a Bruno, scivolo e altalena al povero Agostino che non voleva più stare nel suo seggiolino, pieno di acqua al radiatore -che ho cambiato da un mese- e ripartiamo. Siamo arrivati, con un altro paio di soste, alle dieci e mezza.

FRATELLI D'ITALIA. C'era una volta il sistema sanitario nazionale 2

Anche stare nel Lazio ha i suoi vantaggi. Per esempio, nei consultori trovi anche un pediatra. Al nord no. Almeno, non nell'alto vicentino. quando dovevo fare il controllo del primo mese ad Agostino stavo ancora da mia madre. Dopo varie telefonate ai consultori di mezza provincia, ho scoperto grazie alla pediatra del nido dell'ospedale che esisteva un ambulatorio pediatrico, e sono andata a fare la visita. Trovandomi di nuovo al nord con Agostino malato, ho telefonato per prenotarmi e l'impiegata mi fa: ma lei non ha il pediatra? Sì, ma sta a 600 chilometri di distanza!
e l'altra: se ha già il pediatra lei signora HA DIRITTO SOLO ALLA VISITA A PAGAMENTO.
e vorrei vedere.
Invece quando sono andata a fare il vaccino a Bruno Mario, il pediatra che fa i vaccini, dopo una breve conversazione sulla via crucis alimentare del mio povero figlio in cui ha dato en passant dell'ottusa alla mia pediatra perché non ha colto subito i segnali di allergia al latte di vacca e non l'ha sostituito subito con quello di soia, mi ha scritto una pappa uguale a quella che mi aveva dato lei dicendoli che lui c'è ogni mercoledì, gratis e senza appuntamento, al consultorio.
ora, la madre snaturata pensa che sulle allergie esistano due scuole di pensiero: quella che alle prime avvisaglie toglie subito il latte e ogni derivato, e quella che invece preferisce stare a vedere, se la cosa non è drammatica. La mia pediatra è della seconda, e anch'io.
Comunque, sentire un'altra campana può essere utile, a volte.

giovedì 24 aprile 2008

I MAMMI ESISTONO 3

Oggi è una brutta giornata, anzi no: è una giornata meravigliosa, dopo tante di pioggia, sono uscita a stendere i panni e sono rimasta in canottiera. È una brutta giornata per me, di quelle in cui anche il sarcasmo è una maschera troppo stretta.
Anche stanotte ho dormito poco, gli occhi mi bruciano e sono stanca. Porto Agostino al nido e come al solito mi devo sorbire la solita nenia piagnucolante "pa-pàaa, pa-pàaa, papàaa" durante la strada e quando l'ho lasciato, in lacrime, tra le braccia dell'assistente. Questo è direi la conseguenza più sgradevole dell'essere una madre snaturata.
Per il mammo il fatto che Agostino voglia sempre e solo lui è normale, anzi è giustificato dal fatto che quando io ho dovuto tornare a lavorare, era lui che ogni mattina doveva prepararlo e portarlo al nido, e poi lo metteva a letto quando tornava la sera. Sarà davvero questo il motivo? Può anche darsi, e il fatto che ormai sia successo e non sia più possibile rimediare mi angoscia ulteriormente. In ogni caso, lui non riesce a capire la mia frustrazione di madre che lascia il figlio piangente al nido che urla 'pa-pàaaa pa-pàaaa', va a prenderlo e si sente chiedere come prima cosa pa-pà, pa-pà', gli fa il bagno, lo veste, lo cambia, gli pulisce il sedere - cosa che a volte, vi assicuro, non è la cosa più agevole e piacevole del mondo, quando per esempio pannolino, sedere, cacca e body di lana hanno ormai costituito un tutt'uno , soprattutto in considerazione del fatto che per togliere il body-cacca devi necessariamente passare per la testa-, gli prepara la pappa, gli lava e gli stira i vestitini, gli compra le videocassette dei teletubbies che gli piacciono tanto, cerca su internet i pupazzetti da colorare e ritagliare dei suddetti teletubbies, gli fa fare i disegni coi colori a dita, gioca a nascondino con lui, gli canta fino alla nausea e, a differenza della maggior parte delle mamme, in modo perfettamente intonato le sue canzoncine preferite, tutto per sentirsi continuamente dire
'papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa papàaaa''papàaaa

mercoledì 23 aprile 2008

FRATELLI D'ITALIA. C'era una volta il sistema sanitario nazionale 1

Oggi finalmente sono andata a fare la prima vaccinazione a Bruno. Di solito si fa a tre mesi e lui ne ha cinque, ma come sanno anche le madri snaturate come me, se un bambino non sta bene, il vaccino non s'ha da fare. E mi sono incazzata di nuovo. Mi era già successo quando, trovandomi al nord per partorire il mio secondo figlio, ho portato il primo a fare la trivalente (morbillo, parotite, rosolia). Perché se sei veneto quando vai a fare il vaccino ti fanno una anamnesi che non finisce più, i nonni sono vivi o morti, e di che, e che allergie avete in famiglia, e che deodorante per le ascelle usate, insomma: tutto. Dopodichè ti fanno la trivalente, che è obbligatoria, e la varicella, che non è obbligatoria, gratis. Se invece, come noi pezzenti, sei laziale, l'antivaricella non te la fanno, perché non è prevista dal tuo piano regionale. Oggi chiedo al pediatra che ha vaccinato Bruno Mario quanto costa, e la 'partecipazione' (leggi 'ticket') costa più di 40 euro. La varicella per me è una malattia bruttissima come tutte quelle schifezze della famiglia degli herpes. Bastasse il fatto che, se l'hai avuta, è possibile che da vecchio ti venga il fuoco di sant'Antonio, malattia dal nome pittoresco ma dagli esiti spesso invalidanti - non vederci più bene, per esempio. Quei virus bastardi si piazzano lì e se ne stanno buoni buoni finché gli gira.
Ma questa, mi ha detto oggi il dottore, non è una priorità.
In compenso in Veneto, se sei uno di quei genitori fissati contro i vaccini (secondo alcuni sono la rovina dell'uomo, vedi il sito http://www.disinformazione.it/vaccinazioni.htm) puoi fare a meno di fare anche quelli obbligatori.
Concludo con una nota d'orgoglio (che è pure un segreto da campionato di supermamme): durante la vaccinazione ho fatto annusare a Bruno Mario un fazzolettino profumato. In questo modo l'ho 'distratto' dalla puntura e non ha praticamente pianto. Questa cosa si chiama 'distrazione sensoriale' e l'ho imparata al nido dell'ospedale quando è nato Agostino. Anzi, devo dare atto a mio marito (della serie: i mammi esistono 2) che è stato lui a memorizzare questa cosa e a ricordarmela in occasione della vaccinazione. Così, quando siamo usciti, una mamma fa a quella che stava entrando tutta preoccupata: ma guarda che mica tutti piangono! Lui per esempio non ha pianto penniente! E io, ridendo sotto i baffi, me ne sono andata col mio pupetto mezzo addormentato in braccio.

martedì 22 aprile 2008

EFFETTO MOZART?

Mi scuso per il lungo silenzio, ma lo scorso week-end si è rivelato più impegnativo del previsto. Rimedio con questo mega-post sull'effetto Mozart.

Da quando è nato, Agostino ascolta solo Mozart. Ascoltava, in verità, perché adesso vuole solo e sempre la calimero dance, tra noi affettuosamente come il 'cococò'.
Come sia potuta accadere una simile degenerazione di gusto estetico io davvero non lo so.Ma non divaghiamo. Prima che su Agostino, avevo già sperimentato il cosiddetto 'effetto Mozart' sui miei alunni di terza elementare, con scarsissimi risultati se non quello di far ascoltare un po' di buona musica e insegnare che Mozart non è solo il nome di una palla di cioccolato e marzapane.

Di seguito posto una mia rudimentale traduzione di un articolo che potete leggere in originale, insieme ad altri molto interessanti, cliccando sul link sotto. Avevo chiesto l'autorizzazione al doc Chudler, ma non mi ha risposto, e chi tace acconsente.

* COS'E' L'EFFETTO MOZART

Diversi anni fa fu effettuato un esperimento che sembrava dimostrare che l'ascolto della musica classica può migliorare la memoria.
Questo effetto è stato conosciuto come 'effetto mozart' perché la selezione musicale che sembrava incrementare la memoria era un brano di Wolfang Amadeus Mozart. Molte persone lessero di questo esperimento in riviste popolari e giornali e pensarono che ascoltare musica classica potesse essere un buon modo per migliorare la memoria e sviluppare l'intelligenza. Ma guardiamo un po' più da vicino l'esperimento originale ed altri sulla sua scia.

* L'ESPERIMENTO ORIGINALE

L'esperimento originale fu pubblicato sulla rivista Nature da scienziati dell'università di California ad Irvin nel 1993. Questi scienziati sottoposero studenti universitari ai seguenti ascolti per dieci minuti:
• Mozart, Sonata per due pianoforti in Re maggiore
• nastro di musica rilassante o, in alternativa,
• silenzio
Immediatamente dopo ogni ascolto agli studenti veniva somministrato un test sulle competenze spaziali. I risultati mostrarono che i punteggi ottenuti dagli studenti dopo l'ascolto di Mozart erano migliori di quelli ottenuti dopo l'ascolto del nastro rilassante o del silenzio.
Purtroppo i ricercatori trovarono che gli effetti della musica duravano al massimo 10-15 minuti. Tuttavia, questi ricercatori erano convinti che la memoria migliorasse perché la musica e le abilità spaziali condividono gli stessi 'percorsi' nel cervello. Perciò, essi pensavano, l'ascolto musicale fungeva da 'riscaldamento' del cervello per il successivo test di ragionamento spaziale.

* TUTTI I SUCCESSIVI ESPERIMENTI HANNO PERO' NEGATO L'ESISTENZA DELL'EFFETTO

In seguito al hanno provato ad usare la musica di Mozart per incrementare la memoria, ma hanno fallito.
Per esempio, un gruppo di scienziati usò un test in cui gli studenti dovevano ascoltare una lista di numeri e ripeterla all'inverso. Ascoltare Mozart prima di questo test non ha avuto effetto alcuno sugli studenti. Apparentemente l'effetto Mozart dipende da che tipo di test viene usato.
Altri ricercatori hanno detto che l'esperimento originale sull'effetto Mozart non era corretto in quanto:
1. solo pochi studenti erano stati testati
2. era possibile che non fosse l'ascolto di mozart a incrementare la memoria, ma che il silenzio o i suoni rilassanti la danneggiassero.
In un altro tentativo di dimostrare l'effetto Mozart, ricercatori dell'Appalachian State University nel 1999 giunsero alla conclusione che era impossibile dimostrare che l'ascolto di Mozart avesse un qualche effetto sulle prestazioni di ragionamento spaziale.
Alcuni ricercatori hanno anche testato l'effetto Mozart sulle scimmie. Le scimmie dovevano ascoltare per 15 Mozart prima di essere sottoposte a un test di memoria. I ricercatori trovarono che l'ascolto non cambiava i risultati delle prestazioni in confronto a quando le scimmie ascoltavano ritmi o rumore bianco. Trovarono anche che l'ascolto di Mozart durante la prova peggiorava le prestazioni mentre il rumore bianco le migliorava leggermente.

* L'UTILIZZO PUBBLICO DELL'EFFETTO MOZART

I politici tuttavia si sono buttati a pesce sull'effetto Mozart. Il 22 giugno 1998 il governatore della Georgia ha iniziato a regalare cd di musica classica ai genitori di ogni nuovo nato dello stato. Ho la sensazione che il governatore non abbia molto presente la letteratura sull'argomento, visto che l'unico studio che abbia dimostrato l'effetto riguardava studenti universitari. Non ci sono studi che abbiano analizzato gli effetti della musica sull'intelligenza dei neonati. Alcune persone dicono che il piano del governatore è buono, altri che il denaro poteva essere speso in altri progetti.

* CONCLUSIONI

Allora, chi vuole migliorare la propria intelligenza deve correre fuori a comprarsi della musica classica? I bambini dovrebbero iniziare a studiare il pianoforte prima possibile?
Puoi essere sicuro di avere della buona musica, ma non c'è nessuna certezza che questo migliorerà la tua memoria. Inoltre, non si è dimostrato che la musica aumenti la memoria permanentemente. Sono necessari altri studi e test per vedere se e come la musica e la memoria interagiscono tra loro.

Links:
il sito sulle neuroscienze curato dal dottor chudler
http://faculty.washington.edu/chudler/introb.html
l'articolo sull'effetto mozart
http://faculty.washington.edu/chudler/music.html
una pagina di risorse sul fantomatico effetto
http://www.mozarteffect.com/RandR/index.html

venerdì 18 aprile 2008

notti in bianco 1

un altro esempio della mia inadeguatezza materna risiede nel fatto che io, di notte, dormo.
una volta avevo il sonno molto leggero. la notte che mia nonna è morta, è stato proprio il mio sonno leggero a fare in modo che non morisse sola: dormiva nella stanza accanto alla mia, e l'ho sentita lamentarsi. quando andavo a scuola mi svegliavo sempre prima della sveglia per evitarmi il fastidio di sentirla. adesso invece, a quanto pare, sono diventata un sasso.
quando agostino è nato la camera dei bambini non era ancora pronta, e chissà se lo sarà mai, per cui ha sempre dormito nella nostra stanza, ovviamente nel suo letto. e poi in fondo in fondo sono pur sempre una mamma italiana e mi sento molto più tranquilla così, per cui ora si è aggiunto anche bruno mario, appiccicato alla mia parte del letto così non devo alzarmi per dargli il ciuccio quando si sveglia, cosa che avviene in media un paio di volte per notte.
il problema grave è che io non mi sveglio tutte le volte che agostino tossisce e rischia conseguentemente di morire soffocato. anzi, a volte non sento neppure che il suo papà si alza per fargli della camomilla.
come è possibile che io me ne freghi così dei miei figli, che, come dice amabilmente il papà, non muova il culo – bonjour, finesse! – per evitare una fine orribile al sangue del mio sangue?

giovedì 17 aprile 2008

I MAMMI ESISTONO 1


io ne ho sposato uno.
mentre dò la pappa ad agostino mi guarda come se fosse su un letto da fachiro e a un certo punto sbotta malcelando la stizza: ma non ti sembra che sia un boccone troppo grosso? (ha una passione smodata per le domande retoriche), frase che ha come varianti quasi equivalenti: guarda che si soffoca / laura non vedi che si sta strozzando??????
se io a questo punto faccio quello che chiunque al mio posto farebbe -ho fatto un rapido sondaggio tra le mie conoscenze più strette e tutti sono giunti alla stessa conclusione- e cioè dargli il cucchiaio in mano dicendo: prego, fallo tu! si scatena il finimondo, configurandosi il reato di abbandono di minore, anzi: di neonato. che orrore, che scempio.
La cosa assolutamente incomprensibile è perché io non voglia accogliere con riconoscenza tali pillole di saggezza e metterle coscienziosamente in pratica. eh sì, sono decisamente una madre snaturata.

mercoledì 16 aprile 2008

istinto materno

l'istinto materno esiste, solo che io non ce l'ho. ci sono persone senza senso dell'orientamento, persone che non sanno fiutare l'imbroglio. sono arrivata a quasi quarant'anni e ho fatto due figli in due anni con questa precisa convinzione, ma adesso sto cambiando idea.
quello che non ho è l'istinto a a riprodurmi, a perpetuare la specie, ad avere dei figli come si ha un libro o un cane. quello che ho invece è l'istinto della madre che fiuta i bisogni dei figli, distingue il pianto della fame dal pianto del sonno, non ha bisogno di ragionare per assegnare un codice rosso...
insomma sono una mamma per caso, non per sbaglio.
cosa della quale dovrei riuscire a convincere soprattutto il padre dei miei figli.