un altro esempio della mia inadeguatezza materna risiede nel fatto che io, di notte, dormo.
una volta avevo il sonno molto leggero. la notte che mia nonna è morta, è stato proprio il mio sonno leggero a fare in modo che non morisse sola: dormiva nella stanza accanto alla mia, e l'ho sentita lamentarsi. quando andavo a scuola mi svegliavo sempre prima della sveglia per evitarmi il fastidio di sentirla. adesso invece, a quanto pare, sono diventata un sasso.
quando agostino è nato la camera dei bambini non era ancora pronta, e chissà se lo sarà mai, per cui ha sempre dormito nella nostra stanza, ovviamente nel suo letto. e poi in fondo in fondo sono pur sempre una mamma italiana e mi sento molto più tranquilla così, per cui ora si è aggiunto anche bruno mario, appiccicato alla mia parte del letto così non devo alzarmi per dargli il ciuccio quando si sveglia, cosa che avviene in media un paio di volte per notte.
il problema grave è che io non mi sveglio tutte le volte che agostino tossisce e rischia conseguentemente di morire soffocato. anzi, a volte non sento neppure che il suo papà si alza per fargli della camomilla.
come è possibile che io me ne freghi così dei miei figli, che, come dice amabilmente il papà, non muova il culo – bonjour, finesse! – per evitare una fine orribile al sangue del mio sangue?
una volta avevo il sonno molto leggero. la notte che mia nonna è morta, è stato proprio il mio sonno leggero a fare in modo che non morisse sola: dormiva nella stanza accanto alla mia, e l'ho sentita lamentarsi. quando andavo a scuola mi svegliavo sempre prima della sveglia per evitarmi il fastidio di sentirla. adesso invece, a quanto pare, sono diventata un sasso.
quando agostino è nato la camera dei bambini non era ancora pronta, e chissà se lo sarà mai, per cui ha sempre dormito nella nostra stanza, ovviamente nel suo letto. e poi in fondo in fondo sono pur sempre una mamma italiana e mi sento molto più tranquilla così, per cui ora si è aggiunto anche bruno mario, appiccicato alla mia parte del letto così non devo alzarmi per dargli il ciuccio quando si sveglia, cosa che avviene in media un paio di volte per notte.
il problema grave è che io non mi sveglio tutte le volte che agostino tossisce e rischia conseguentemente di morire soffocato. anzi, a volte non sento neppure che il suo papà si alza per fargli della camomilla.
come è possibile che io me ne freghi così dei miei figli, che, come dice amabilmente il papà, non muova il culo – bonjour, finesse! – per evitare una fine orribile al sangue del mio sangue?
e' un piacere essere il primo a scrivere su questo blog.
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