Ieri sono tornata al nord per un periodo di vacanza. Non mi sembra ancora vero di avere mia madre che mi cambia i bambini, fa da mangiare, è felice di guardarli se esco a fare spese.
Il viaggio è stato allucinante. Mauro è rimasto a casa, così e per aiutarmi coi bambini è gentilmente venuto da Padova lo zio Isacco. Che però è al momento senza patente.
Il viaggio Roma nord - Muzzolon di per sé non è così terribile, ma se hai due bambini dietro che devono mangiare e essere cambiati un paio di volte lungo la strada la cosa si fa pesante. Se poi la tua macchina con impianto gpl non va, ci sono quaranta gradi perché è una meravigliosa giornata di sole, ed essendo venerdì 25 aprile tutti vogliono godersela fuori casa, la temperatura dell'acqua sale inesorabilmente e non ci sono piazzole di sosta, la cosa si fa decisamente drammatica. Insomma siamo partiti all'una da casa mia e alle tre passate siamo faticosamente riusciti ad uscire a Magliano Sabina, un cinquanta chilometri più avanti. Sosta, latte a Bruno, scivolo e altalena al povero Agostino che non voleva più stare nel suo seggiolino, pieno di acqua al radiatore -che ho cambiato da un mese- e ripartiamo. Siamo arrivati, con un altro paio di soste, alle dieci e mezza.
Il viaggio è stato allucinante. Mauro è rimasto a casa, così e per aiutarmi coi bambini è gentilmente venuto da Padova lo zio Isacco. Che però è al momento senza patente.
Il viaggio Roma nord - Muzzolon di per sé non è così terribile, ma se hai due bambini dietro che devono mangiare e essere cambiati un paio di volte lungo la strada la cosa si fa pesante. Se poi la tua macchina con impianto gpl non va, ci sono quaranta gradi perché è una meravigliosa giornata di sole, ed essendo venerdì 25 aprile tutti vogliono godersela fuori casa, la temperatura dell'acqua sale inesorabilmente e non ci sono piazzole di sosta, la cosa si fa decisamente drammatica. Insomma siamo partiti all'una da casa mia e alle tre passate siamo faticosamente riusciti ad uscire a Magliano Sabina, un cinquanta chilometri più avanti. Sosta, latte a Bruno, scivolo e altalena al povero Agostino che non voleva più stare nel suo seggiolino, pieno di acqua al radiatore -che ho cambiato da un mese- e ripartiamo. Siamo arrivati, con un altro paio di soste, alle dieci e mezza.
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