sabato 26 aprile 2008

FRATELLI D'ITALIA. C'era una volta il sistema sanitario nazionale 2

Anche stare nel Lazio ha i suoi vantaggi. Per esempio, nei consultori trovi anche un pediatra. Al nord no. Almeno, non nell'alto vicentino. quando dovevo fare il controllo del primo mese ad Agostino stavo ancora da mia madre. Dopo varie telefonate ai consultori di mezza provincia, ho scoperto grazie alla pediatra del nido dell'ospedale che esisteva un ambulatorio pediatrico, e sono andata a fare la visita. Trovandomi di nuovo al nord con Agostino malato, ho telefonato per prenotarmi e l'impiegata mi fa: ma lei non ha il pediatra? Sì, ma sta a 600 chilometri di distanza!
e l'altra: se ha già il pediatra lei signora HA DIRITTO SOLO ALLA VISITA A PAGAMENTO.
e vorrei vedere.
Invece quando sono andata a fare il vaccino a Bruno Mario, il pediatra che fa i vaccini, dopo una breve conversazione sulla via crucis alimentare del mio povero figlio in cui ha dato en passant dell'ottusa alla mia pediatra perché non ha colto subito i segnali di allergia al latte di vacca e non l'ha sostituito subito con quello di soia, mi ha scritto una pappa uguale a quella che mi aveva dato lei dicendoli che lui c'è ogni mercoledì, gratis e senza appuntamento, al consultorio.
ora, la madre snaturata pensa che sulle allergie esistano due scuole di pensiero: quella che alle prime avvisaglie toglie subito il latte e ogni derivato, e quella che invece preferisce stare a vedere, se la cosa non è drammatica. La mia pediatra è della seconda, e anch'io.
Comunque, sentire un'altra campana può essere utile, a volte.

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