martedì 4 gennaio 2011

il ceto medio e la crisi

su facebook, la solita fiera dei luoghi comuni. "ah, c'è la crisi ma trovare un posto in montagna è come vincere al sueprenalotto! eh già, e hai visto pizzerie e ristoranti? macchè crisi, non arrivano a fine mese ma l'abbonamento sky se lo tengono stretto! e il prestito per la pelliccia?"
ma dai, ragazzi, ma dove vivete?
faccio parte anch'io del cosiddetto ceto medio. tra me e mio marito, due fancazzisti tra i più odiati d'italia, di questi tempi (siamo entrambi insegnanti di ruolo), facciamo quarantamila euri l'anno. che devo pagarmi il ticket anche dei bambini sotto i tre anni, anche quello con un rene solo. una panda e una ford escort con più di centomila chilometri a testa. l'escort a gas. non vado dal dentista, dalla parrucchiera,in palestra, in piscina, dall'estetista ci sono andata solo quando mi sono sposata, due settimane di vacanza in campeggio o ospite di amici e/o parenti, non compro giornali, nè riviste, i libri quando avevo tempo di leggerli in biblioteca, niente dischi, teatro, cinema. a mangiare fuori, una volta al mese se va bene. faccio la spesa al discount o approfitto delle offerte, io e i miei figli indossiamo allegramente vestiti usati, non ho lo schermo piatto, non ho sky, nè mediaset premium nè niente. il digitale terrestre, quello sì, come tutti.
e la radio, ho, che ascolto dalla mattina alla sera. e il mio piccolo macbook che mio marito che me l'ha regalato deve ancora finire di pagare. e tre figli belli e sani, rene più rene meno, e una casa da vendermi se me la vedo brutta, e due genitori in gamba che mi aiutano tantissimo, e dei fratelli, e delle amiche che se occorre mi prestano anche dei soldi, e un lavoro che mi piace. no, non mi lamento.
ma quando la notte mi sveglio pensando al mutuo, ai mutui, al prestito, alla macchina se si ferma, agli occhiali da cambiare, all'assicurazione e se mi viene un cancro, beh, faccio fatica a riaddormentarmi.
ecco, per fortuna che vado sempre a letto così tardi...