martedì 30 agosto 2016

millenni


ingrid bergman - come lei nessuna mai




io una volta dicevo che ero una donna d'altri tempi, adesso dico che appartengo a un altro millennio

sabato 27 agosto 2016

plastica

sono a casa da sola in questi giorni e sto passando un po' di tempo con questo mio vecchissimo passatempo dello zapping. nel programma tutti pazzi per la plastica, che io credevo fosse una trasmissione sul riciclo, o sull'ambiente, e invece si occupa di chirurgia plastica, ho visto una tipa che siccome si era fatta fare una liposuzione al viso dal suo ginecologo e chissà come mai era un cesso, si tirava ogni giorno le pieghe della pelle con lo scotch da pacchi. ogni mattina se ne metteva una bella striscia dietro al collo per fissare le pieghe.

giovedì 11 agosto 2016

cose che non ci sono più

ieri davanti al lidl c'era un signore, sui settant'anni, dico settant'anni perché penso a mio padre che ne ha fatti settantasette e fa la maratona, altrimenti avrei detto sessanta, non riesco più a dare l'età alle persone, aveva gli occhiali grossi e uno di quei giubbetti da mezza stagione color beige che hanno i vecchi, chissà dove li comprano, ne ha ereditato uno da suo padre anche mio marito, forse se li tramandano da padre in figlio, beh insomma questo tira fuori una bustina color marrone e il pettine che c'è dentro, e mentre guarda il volantino appeso fuori dal supermercato si pettina i pochi capelli, che io, il pettine, pensavo che non lo usasse più nessuno, figurarsi portarselo dietro, nella bustina, poi l'ha messo via ed è entrato, e l'ho visto che guardava un barattoletto di praline al cioccolato.

mercoledì 3 agosto 2016

ognuno riconosce i suoi 19- una canzone al supermercato

ieri ero al mio discount di fiducia e ho sentito un pezzetto di canzone che non l'avevo mai sentita ma sicuramente era eugenio finardi.
finardi per me vuol dire trent'anni fa, vuol dire dal blu, prima ancora della radio e  della musica ribelle che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle, perché alla mia amica piaceva uno che gli piaceva finardi e allora lo ascoltavamo, aveva solo quel disco lì, l'ho imparato a memoria, anche le canzoni in inglese. poi naturalmente c'era tutto il resto, patrizia che non mancava mai nelle compilation da gita, la radio che libera la mente, la musica ribelle, extraterrestre portami via, i miss you tonight, per non parlare di laura è così perché è stata ferita, un gabbiano in volo, proprio da chi l'aveva capita per un attimo solo...
finardi, come direbbe la mia amica paola, è uno vero. uno che ha fatto la sua strada, pagando tutte le conseguenze, senza mai chiedere sconti a nessuno, senza cattiveria.
beh insomma, al supermercato sento la sua voce che canta ci vuole forza per amarti, e io ho pensato: eh sì.