mercoledì 29 aprile 2020

fin che la barca va...



una volta, avrò avuto diciassette o diciott'anni, nella mia parrocchia si è fatta una 'missione'. le missioni, che adesso non si fanno più, consistono nel chiamare un predicatore, di solito un francescano di qualche tipo, o anche più di uno, che per una settimana fa delle catechesi ai parrocchiani, a volte anche nelle piazze, o andando casa per casa. La sera che toccava al gruppo giovani, io ci sono andata ed era appena morto un ragazzo, nella nostra scuola. era uno di quelli che sembra che non debbano morire mai. io non lo conoscevo, anche se aveva la mia età, se non di vista. ma al sabato era a scuola, e al lunedì era morto. meningite fulminante. la cosa mi aveva sconvolto.
chiedo al frate: ma com'è che Dio permette questo? 
e lui mi fa: cos'è che ha ucciso il tuo amico? il microbo. non è mica Dio che ha ucciso il tuo amico, è stato il microbo!
ora, io non lo so se il frate ci credesse veramente, spero di no per lui. io, comunque non ci ho creduto per niente. poi uno mi ha detto che questa domanda è una domanda ingenua. sarà.
però se mi succedesse adesso, saprei cosa dirgli, al frate: ma lei non crede in Dio, Padre ONNIPOTENTE???? o dice il Credo così, per abitudine?
perché delle due l'una: o crede in Dio ONNIPOTENTE, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose, visibili e, UDITE UDITE, invisibili, oppure no.
io ci penso anche quando stramaledico le zanzare, si figuri. e concludo  che sono creature demoniache, non nel senso che le ha create il demonio, che non potrebbe creare un bel niente, ma che le ha assoggettate al suo dominio, trasformandole in quegli esseri abominevoli che sono.
ecco. 
il frate, secondo me, avrebbe dovuto dirmi: cara laura, il male esiste, è qui, in mezzo a noi, è anche dentro di te, nel tuo cuore. il demonio esiste, e come leone ruggente si aggira tra noi, cercando chi sbranare. ma Gesù tornerà e sconfiggerà tutto questo, e l'ultimo male, il più grande, a essere sconfitto sarà la morte. lui ha già cominciato, e noi, che abbiamo la grazia di essere diventati suoi discepoli e fratelli adottivi per mezzo della croce che patì per noi, dobbiamo continuare come possiamo l'opera di redenzione dell'umanità. come, vuoi sapere? convertendo la nostra vita, ognuno la sua.
prendendo la nostra croce, ognuno la sua.
questo avrebbe dovuto dirmi il frate, e questo avrebbe dovuto dirci papa francesco, l'altra sera nella piazza san pietro deserta. altro che siamo tutti nella stessa barca. remiamo insieme, dai.
ma verso dove?????? verso la riva? ma quale riva? verso la salvezza?? ma quale salvezza???
speriamo, siamo solidali, siamo CREATIVI!!!
ma soprattutto: RESTIAMO A CASA. nei nostri divani, lo faccio anch'io, eh, sia chiaro, impoltronati come il papa davanti al corpo di Gesù.
se Dio, l'Onnipotente, avesse fatto quello che poteva fare benissimo, l'altra sera, squarciare i cieli e fermare il diluvio, rendere la notte giorno, sanare le ferite, perfino resuscitare quei morti portati via coi camion dell'esercito, che già mandano cattivo odore, come ha detto Marta a Gesù nel vangelo di oggi, ma credete che qualcuno avrebbe creduto? che avrebbe cambiato la sua vita?
ieri pomeriggio la mia chiesa, come ogni sabato, era aperta per la preghiera per un paio d'ore. sono entrata e ho letto il vangelo di oggi, Gv 11, 1-45 e mi sono fermata alle prime righe:
'QUESTA MALATTIA NON E' PER LA MORTE, MA PER LA GLORIA DI DIO, 
PERCHE' PER ESSA IL FIGLIO DI DIO VENGA GLORIFICATO'
ecco. se il frate mi avesse detto sta roba qua, quella volta, secondo me il padreterno sarebbe stato più contento, che metterlo sotto a dei microbi che neanche si vedono. magari l'adolescente incazzata con Dio che ero non avrebbe accettato questa spiegazione, ma almeno poi avrei saputo che vera. sarebbe stato più contento, il padreterno, che il papa dicesse preghiamo, convertiamoci, cambiamo il nostro cuore. questa malattia, questo dolore non è disperazione, non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché Lui, il salvatore tornerà, nella gloria, e la nostra gioia sarà piena, gioia senza fine alla sua presenza!!! salvaci, Signore, perché senza di te siamo niente!!! Avrebbe dovuto dire: uniamo le nostre sofferenze, il nostro dolore, anche le nostre morti, alle sofferenze, ai dolori, alla morte di Gesù crocefisso perchè con Lui anche possiamo risorgere!
altro che remare, ma cosa volete remare!!!!!!