domenica 28 luglio 2013

ho sposato un comunista 7 - le stelle sono indispensabili



Ciò che si vede da questa tribuna silenziosa sulla mia montagna in una notte splendidamente chiara come quella in cui Murray mi lasciò è quell’universo in cui l’errore non ha corso. Ciò che si vede è l’inconcepibile: il colossale spettacolo della mancanza di antagonismo. Ciò che si vede con i propri occhi è il grande cervello del tempo, una galassia di fuoco non acceso da mano umana.
Le stelle sono indispensabili.
(pag. 305)

ecco. il libro finisce così, in questo modo veramente incredibile. eppure non conta niente, uno non si deve incazzare che gli ho detto il finale del libro, perché la storia è ancora tutta lì, intatta, non è come certi libri, che nell'ultima pagina si tirano le somme di tutto, i colpevoli, e vissero felici e contenti. e non è neanche come in certi altri, come il libro di paolo nori, bassotuba non abita più qui, che un giorno ho girato pagina è il libro era finito, e l'ultima pagina era come tutte le altre. ho letto un post di paolo che l’altro giorno alla stazione è entrato nel bookshop per comprare un libro da leggere che li aveva finiti e ha comprato non so cosa di phiplip roth, e ha scritto due righe sui suoi personaggi che non so se era positivo, non l’ho capito, forse sì, anche se era sgradevole. comunque, mi dispiace tanto doverlo dire, ma se uno mi chiedesse, adesso, è meglio se leggo un libro di paolo nori o uno di philip roth, gli direi, senza dubbio: la seconda che hai detto.

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