Ciò che si vede da questa tribuna silenziosa sulla mia montagna in una notte splendidamente chiara come quella in cui Murray mi lasciò è quell’universo in cui l’errore non ha corso. Ciò che si vede è l’inconcepibile: il colossale spettacolo della mancanza di antagonismo. Ciò che si vede con i propri occhi è il grande cervello del tempo, una galassia di fuoco non acceso da mano umana.Le stelle sono indispensabili.(pag. 305)
ecco. il libro finisce
così, in questo modo veramente incredibile. eppure non conta niente, uno non si
deve incazzare che gli ho detto il finale del libro, perché la storia è ancora
tutta lì, intatta, non è come certi libri, che nell'ultima pagina si tirano le somme di tutto, i colpevoli, e vissero felici e contenti. e non è neanche come in certi altri, come il libro di paolo nori, bassotuba non abita più
qui, che un giorno ho girato pagina è il libro era finito, e l'ultima pagina era come tutte le altre. ho letto un post di
paolo che l’altro giorno alla stazione è entrato nel bookshop per comprare un libro da leggere
che li aveva finiti e ha comprato non so cosa di phiplip roth, e ha scritto due
righe sui suoi personaggi che non so se era positivo, non l’ho capito, forse
sì, anche se era sgradevole. comunque, mi dispiace tanto doverlo dire, ma se
uno mi chiedesse, adesso, è meglio se leggo un libro di paolo nori o uno di
philip roth, gli direi, senza dubbio: la seconda che hai detto.
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