'aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano'
così recita la mia preghiera preferita a san giovanni bosco.
il rispetto umano è la tentazione ordinaria, quotidiana, è il peccato contro il primo dei comandamenti: non avrai altro Dio. è mettere al primo posto qualcun altro. certo, anch'io insegno ai miei figli e ai miei alunni a rispettare se stessi, gli altri, le cose. ma il rispetto umano di cui parla la preghiera è contrapposto al timor di Dio.
rispetto umano è stare zitti davanti a una palese ingiustizia per non fare una figuraccia, per paura di quello che penserà o dirà la gente, gli altri.
è subordinare la coscienza all'apparenza. alla rispettabilità. all'immagine. è dal rispetto umano che discendono la vanità e il desiderio di fama, con le loro peggiori declinazioni: la superbia, l'arroganza, la vanagloria.
così uno si inventa due lauree, un master, la pertecipazione allo zecchino d'oro. una cosa inspiegabile. che io invece mi spiego benissimo.
e finisce che il rispetto si capovolge nel suo opposto. che la concretezza, l'umanità, la realtà, diventano simulacro, evanescenza, polvere.
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