quando (il monaco) avrà riconosciuto non solo di essere peggiore di tutti i laici, ma anche di essere colpevole davanti a tutti gli uomini per tutti e per tutto, di tutti i peccati umani, collettivi e individuali, solo allora il fine della nostra comunità sarà stato raggiunto. Giacché sappiate, cari, che ciascuno di noi è senza dubbio colpevole per tutti e per tutto ciò che accade sulla terra, non solo per la comune colpa del genere umano, ma ciascuno personalmente è colpevole per tutta l'umanità e per ogni altro singolo uomo sulla terra.
Questa consapevolezza è il coronamento del cammino del monaco, così come di ciascun uomo sulla terra.
F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov, p. 228
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