venerdì 7 marzo 2014

capire, studiare 2

che poi non è proprio vero, che non ho mai imparato a studiare.
quando ho fatto il concorso magistrale. se non proprio a studiare, ho imparato almeno cosa bisogna fare per superare brillantemente un esame.
devo molto, se non tutto, a un vecchio direttore didattico, il direttore ceron, gli occhiali spessi, i capelli rossicci ormai bianchi, la pelle chiara dei rossi. ci trovavamo nel salotto di casa sua, attorno al tavolo buono, eravamo in tanti, lui ci preparava delle dispense, riassunti di libri, schemi. anch'io ne ho preparato uno, era su un libro di gardner, avevo sbagliato titolo ma ormai l'avevo fatto, era sulle scuole esemplari nel mondo. poi ho fatto anche quello delle intelligenze multiple.
il direttore ceron mi ha insegnato anche come fare un tema da concorso. ci dava dei temi fatti, e dei titoli, e noi dovevamo farli, io non li volevo fare, poi lui li correggeva e alla fine, dopo un lungo lavoro, avevi un temino da usare, secondo lui ne dovevamo fare uno per ogni argomento. erano tutti terrorizzati di fare questa cosa, perché non andava mai bene, quello che facevano, gente che per mesi è andata avanti a rifare lo stesso tema.
A un certo punto, non mancava tanto all'esame, mi sono decisa a scrivere anch'io qualche tema, e lui, non so se per la stima che aveva per mia madre, che aveva lavorato con lui come applicata in segreteria, non so se perché mi aveva capita, mi ha fatto leggere un tema senza averlo neanche guardato. alla fine c'era un silenzio, di tutti, che ho capito che io l'esame lo passavo.
il direttore ci dava dei consigli tipo mettere dentro almeno tre o quattro citazioni, mai esprimere posizioni personali, mai essere critici, gli altri li prendevano sul personale, ma come? non posso dire la mia opinione? che una mia cara amica, era la terza volta che provava il concorso, non l'ha passato neanche la terza volta, io mi pare che ho preso 38/40, e come dice questo, e come afferma quell'altro, che io, mica mi ero portata le fisarmoniche coi temini del piffero, io mi ero scritta le mie citazioni, quelle che mi servivano, e basta, il resto l'ho fatto lì, un lavoro grosso, che alla fine ero stravolta, all'uscita, ho scritto sei fogli protocollo pieni, era un pacco, con la malacopia.
poi all'orale ho preso 40/40, perché ho portato dei libri, mica i librettini per maestrine dalla penna rossa, mi sono letta dei libri tosti, ho fatto le sintesi, sapevo cosa dire, e su consiglio del direttore, portavo anche diritti e doveri del docente, che tanto poi ti chiedono sempre qualcosa lo stesso, allora perché non giocare d'attacco?
insomma, alla fine l'ho capito anch'io, che fare un esame, mica devi andare dietro alle tue cose: devi dargli quello che vogliono. le tue opinioni, quello che ti interessa, se sei d'accordo oppure no, beh, quello è tutta un'altra storia. 


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