domenica 30 marzo 2014

I fratelli Karamazov 2 - l'amore per l'umanità

(lo starec Zosima racconta alla signora di poca fede di un medico, che gli diceva:) 'Io amo l'umanità, però mi meraviglio di me stesso: tanto più amo l'umanità in generale, tanto meno amo i singoli uomini, presi separatamente, come persone distinte. Non di rado nelle mie fantasticherie ho formulato piani appassionati per servire l'umanità;  forse mi sarei davvero fatto crocifiggere per gli uomini, se ce ne fosse stato improvvisamente bisogno, ma intanto non sono capace di vivere due giorni nella stessa stanza con qualcuno, e lo so per esperienza. Non appena qualcuno mi sta vicino, subito la sua personalità soffoca il mio amor proprio e limita la mia libertà. In sole ventiquattr'ore arrivo a odiare le persone migliori del mondo: uno perché è troppo lento a pranzo, l'altro perché ha il raffreddore e si soffia il naso di continuo. Divento nemico degli uomini non appena qualcuno mi sfiora. In compenso avviene sempre che più odio gli uomini presi singolarmente, più ardente diventa il mio amore per l'umanità in generale'.
Ma allora c'è solo da disperarsi? (chiede allo starec la signora di poca fede)
No, è già sufficiente che vi affliggiate per questo. Fate quello che potete e ve ne sarà reso merito. Avete già fatto molta strada se siete in grado di conoscere voi stessa in modo così profondo e sincero. Se invece anche con me avete parlato con tanta franchezza al solo scopo di ottenere approvazione per la vostra sincerità, come è avvenuto or ora, allora sicuramente non combinerete nulla nelle vostre imprese di amore operoso; i vostri rimarranno soltanto sogni e la vostra vita scivolerà via come un fantasma.  In questo caso, cesserete pure di pensare alla vita futura e alla fine troverete pace in qualche modo.

F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov, pagg. 80-81

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