stamattina avevo la sveglia alle sei. dovevo preparare la borsa perché ago aveva la gita alle piscine, oggi, col grest.
dovevo preparagli i panini, e il resto, e le cuffia, le ciabatte, l'accappatoio, il cambio, cercare il kiway, e il costume che da quando ha finito il corso in piscina chissà dove li ho ficcati, e la crema solare.
ho fatto la lavastoviglie, preparato la colazione. i vestiti per gli altri due.
poi ho portato ago, ma, come temevo, la gita è annullata.
lo porto da mia madre e torno a casa.
devo assolutamente piantare qualcosa nell'orto.
mi piace faticare nell'orto, anche se poi mi viene la sciatica. e finora non avevo mai potuto farlo. poi sono salita a fare una doccia, e a farmi la mia messinpiega.
che siccome mi è venuta bene, mi sono fatta anche una foto.
ma sei sicura che non ci sia anche qualche vostro amico? mi ha chiesto il professore. eh, lo so, per voi è un po' strano che una si metta in tiro per trovarsi con le sue amiche.
e finalmente sono partita.
ed è stato subito come ci fossimo appena svegliate nel nostro piano del collegio che ci ospitava durante l'università. a parlare di tutto, di niente, nel cucinino. dei massimi e minimi sistemi.
tutto, fuorché di me.
per oggi no, non ci voglio pensare. col tempo che passa, il nostro tè, i biscottini fatti dalla mia amica provetta casalinga per amore, il gelato preso col cucchiaino dalla scatola in mezzo alla tavola, foto dal passato su cui sorridere.
grazie, amiche, sono stata bene.
dovevo preparagli i panini, e il resto, e le cuffia, le ciabatte, l'accappatoio, il cambio, cercare il kiway, e il costume che da quando ha finito il corso in piscina chissà dove li ho ficcati, e la crema solare.
ho fatto la lavastoviglie, preparato la colazione. i vestiti per gli altri due.
poi ho portato ago, ma, come temevo, la gita è annullata.
lo porto da mia madre e torno a casa.
devo assolutamente piantare qualcosa nell'orto.
che siccome mi è venuta bene, mi sono fatta anche una foto.
ma sei sicura che non ci sia anche qualche vostro amico? mi ha chiesto il professore. eh, lo so, per voi è un po' strano che una si metta in tiro per trovarsi con le sue amiche.
e finalmente sono partita.
ed è stato subito come ci fossimo appena svegliate nel nostro piano del collegio che ci ospitava durante l'università. a parlare di tutto, di niente, nel cucinino. dei massimi e minimi sistemi.
tutto, fuorché di me.
per oggi no, non ci voglio pensare. col tempo che passa, il nostro tè, i biscottini fatti dalla mia amica provetta casalinga per amore, il gelato preso col cucchiaino dalla scatola in mezzo alla tavola, foto dal passato su cui sorridere.
grazie, amiche, sono stata bene.
Nessun commento:
Posta un commento