Elinor non aveva bisogno di questa dimostrazione per riconoscere che Marianne era portata all'ingiustizia, nel giudicare le opinioni degli altri, sulla base dell'irritabile raffinatezza delle proprie attitudini e dell'eccessiva importanza che attribuiva alle qualità di una vivace sensibilità e alle grazie di modi altrettanto eleganti.Come la metà del resto del mondo, se mai esiste una metà di persone intelligenti e buone, Marianne, con i suoi eccellenti pregi e il suo carattere, non era né ragionevole né particolarmente benevola.Si aspettava dalla gente le sue stesse opinioni e i suoi stessi sentimenti, e giudicava i motivi degli altri in base all'affetto immediato delle loro azioni su di sé.
Jane Austen, Ragione e sentimento
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