giovedì 13 giugno 2013

quanto costano i bambini 1

sto andando a farmi delle pressoterapie che ho comprato a prezzo stracciato su groupon.
in sta spa centro estetico ecc. ecc., un posto che sembra ultrafigo, non hanno una rivista decente che abbia meno di un mese.
la prima volta, una ventina di giorni fa, mi hanno dato un donna moderna di marzo. io leggo queste riviste quando vado dalla parrucchiera (mediamente due volte l'anno) o in questi casi qua, cioè praticamente mai. beh, sembra impossibile ma questo numero di donna moderna l'avevo già letto. non so dove, forse quella volta dalla parrucchiera, due mesi fa.
dopo la prima volta, me lo sono ritrovata ancora per un paio di volte, poi ne ho cominciato uno 'nuovo' (ma ci sarà qualcuno che lo legge tutto, sto giornale?? ci vogliono almeno due ore piene per leggere tutto, e io sono veloce), ma la seduta dopo lo stava già leggendo un'altra (manco fosse l'ultimo best seller), e quindi eventualmente c'era lo stesso della prima volta. ho letto una famiglia cristiana di quando hanno eletto il papa. ieri c'era una special nails, comunque vecchio, e sotto un Grazia. era del 2012, ma in copertina c'era scritto 'Anticipazioni estate'. vai.
tra le prime pagine, trovo in una lettera che una coppia etero, dopo averle provate tutte, pur di avere un figlio, ha ricevuto proprio da grazia una nuova speranza, leggendo l'articolo sulla maternità surrogata a cui fanno ricorso molte coppie gay, e chiedeva se possono farlo anche gli etero. sì, certo (e vorrei vedere!), vai, in bocca al lupo!!
dopodichè, molto più avanti, c'è tutto un articolo su un traffico di neonati scoperto dai paesi slavi, non so se Romania o giù di lì.
il traffico funziona così: si fa l'accordo, la donna viene a partorire in italia, il padre compratore si presenta in ospedale a riconoscere il figlio sostenendo che è frutto di una scappatella extra-coniugale. poi la madre sparisce. la moglie perdona il fedifrago, tutto finisce bene.
sarò scema, ma io tutta sta differenza non la vedo.
cioè: la differenza c'è, e sta nel fatto che nella maternità surrogata (ma un nome meglio, no, eh? del resto, 'na roba del genere, trovargli un nome decente è dura) la madre, diciamo così, non ha alcun legame genetico con la creatura, diciamo così, che porta in grembo, la quale è già legalmente figlia, diciamo così, di quelli che hanno pagato la donna 'incubatrice'.
ho scoperto che ci sono un sacco di paesi al mondo in cui questa roba qua è legale, solo che nella maggior parte è legale solo se uno, anzi: una lo fa per generosità. io ho già avuto i miei, toh che ti presto l'utero per i tuoi. questo in inghilterra, per esempio. o in canada. 
purtroppo c'è sto problema qua, capito? che è legale solo se lo fai gratis.
in russia invece no.
ho trovato subito anche un sito tutto in italiano, che ti dice che in russia puoi fare tutto. basta pagare.
uno pensa, beh, quanto sarà? sarà circa esattamente 290 mila euro. FIVET, che sarebbe la fecondazione in vitro, più donazione di gameti più maternità surrogata.
le americane vanno in india.
da noi tanti vanno in america.
in california.
ci sono delle agenzie che puoi scegliere la madre che ti piace di più. se il bambino sarà disabile, fai l'accordo che abortisce.
c'è un sito italiano che si chiama CUB (cerco un bambino) che ha pagine e pagine di messaggi per ricerca di informazioni su ste robe qua.
adesso uno può venire a dirmi 'ah, facile parlare, tu che i figli li hai', ma io sono sicura, non sono mai sicura di niente ma di questo proprio sono sicura, che non avrei mai fatto niente del genere perchè io i figli non li ho mai voluti AVERE. figuriamoci a pagare, poi.
io, che continuo a interrogarmi sull'Altro, sulla radicale diversità dell'altro da me, non faccio che chiedermi se queste persone ci pensano, al fatto che il loro bambino è un altro. che magari non lo capiranno mai. magari lui o lei non capiranno mai loro.
ho un'amica che aveva ormai fatto una malattia del non riuscire a diventare madre. dai e dai, ha avuto due gemelle. l'ho trovata un giorno al supermercato, distrutta dal sonno, è tornata al lavoro per non andare fuori di testa, e mi fa: ma nessuno me l'aveva detto... che non dormi più, che la vita è finita, che tutto è in funzione loro...
per finire la giornata, siccome tutto sempre si tiene, leggo su 'sempre', il mensile della comunità papa giovanni 23esimo, di cui ho già parlato altrove, che in nigeria ci sono le 'fabbriche di bambini', ogni tanto ne trovano una, case in cui ragazzine dai 14 ai 17 anni vengono tenute segregate a partorire i figli del loro aguzzino, che poi vengono messi in vendita.
secondo l'unicef, ogni giorno in nigeria vengono venduti almeno 10 bambini.

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