stasera vicino alla nostra macchina era parcheggiata una mercedes, che a vederla, ho pensato: eh, sì, è sempre un bel bolide, dopotutto. assomigliava alla mercedes di mio padre, ma la sua me la ricordavo più vecchia. questa era tutta lucida, mi pareva anche un blu diverso. invece dietro c'era la giacca a quadri di mio padre, e soprattutto la manopola del cambio, che solo lui ce l'ha così, perché gliel'ha fatta mio nonno, che era un grande tornitore, di legno, per intonarsi con la radica del cruscotto.
così mi è venuto in mente che volevo scrivere un post, tempo fa, e non ci sono riuscita, per cercare di far smettere il male che mi aveva fatto una piccola stupida storia, che una mia amica mi aveva chiesto se le prestavamo la mercedes, perché con quella io e mauro ci avevamo portato a casa un divano, e lei doveva andare con suo marito a prendere della roba, e aveva bisogno di spazio, e io l'avevo chiesta ai miei, e loro naturalmente gliela prestavano volentieri, ma poi mi ha detto che non le serviva più, e io pensavo che fosse perché non ci andava più, a trieste, invece era perché suo marito si vergognava di farci salire, sulla macchina di mio padre, un car seller qualsiasi, uno che non conosceva per niente, insomma ci ero rimasta così male, che neanche il post ero riuscita a scrivere, adesso è quasi niente, ma non è che sia come prima, e mi dispiace.
Nessun commento:
Posta un commento