giovedì 18 ottobre 2012

un giovedì come tanti. o forse no

sally. qui ci vuole sally, dov'è il mio cd di vasco, quando serve non lo trovo mai.
torno a casa alle sette, dopo una giornata pesante. amara.
penso all'ultima volta che mi sono fatta un bel pianto, ormai non riesco neanche più a fare quello.
mentre tornavo a casa suonandomi sally nella testa, perché nel catorcio che abbiamo comprato un anno fa la radio ancora non c'è, mi è venuto in mente un episodio che avevo rimosso. non so perchè mi sia venuto in mente proprio adesso.
quando ero incinta di agostino, i primi giorni, ero andata a farmi le analisi all'asl di passo corese.
la mattina presto, che poi dovevo andare a scuola.
non mi ricordo bene come è andata, ma c'era un tipo che aspettava con la figlia che avrà avuto quindic'anni che ha cominciato a porconare perché gli ero passata davanti. io non volevo passare davanti a nessuno, io non voglio mai passare davanti a nessuno.
probabilmente è stato uno scompenso ormonale, ma ho cominciato a piangere, ma a piangere in un modo, cercavo di non paingere ma avevo gli occhi pieni di lacrime e ho cominciato a singhiozzare. non riuscivo asmettere, e continuavo a scusarmi con le infermiere e tutto, ma non ci riuscivo proprio.
poi sono andata a scuola, una giornata pesante, sono tornata a casa alle otto di sera. sono andata in bagno e avevo avuto delle perdite, ho chiamato il mio dottore che mi ha detto di andare al pronto soccorso. non avevo neanche mangiato. la ginecologa non mi ha dato speranze: un distacco troppo grosso. mi hanno ricoverata, sono stata dentro, a letto, per 15 giorni. sono uscita solo perché era natale. poi è nato agostino.
no, lo so perché mi è venuto in mente questo. durante il primo collegio, il collega che fa la funzione strumentale per l'informatica e le nuove tecnologie ha detto chiaramente che non vuole più farla. una decisione già presa da tempo, nonostante quest'anno abbiamo delle direttive ministeriali sull'obbligatorietà del registro elettronico che creano preoccupazione, per non dire panico. nessuno sa come fare, è un casino. alcune delle mie colleghe non sanno neanche aprire word. il giorno dopo sono andata dalla preside, dicendole che, data la situazione, davo la mia disponibilità, nei limiti delle mie competenze, per supportare le colleghe. la preside mi ringrazia e mi dice di presentare la domanda allorquando sarebbe passato il foglio. passa il foglio, faccio la domanda. oggi c'era il collegio. non ho saputo niente, nessuna risposta, neanche 'grazie per la disponibilità, sarà per un'altra volta'. oggi a mezzogiorno la vicaria mi viene a parlare in mensa, per dirmi che il collega rinunciatario ha presentato anche lui la domanda, e quindi per curriculum tocca a lui. ok, non c'è problema. però se vuoi puoi fare la funzione pof. eh già, è uguale. 
ma non è stato questo. è stato dopo, al collegio. la preside fa l'elenco delle funzioni, con le relative disponibilità. quando arriva a quella dell'informatica, la attribuisce al collega, dicendo che sì, c'era stata anche la mia domanda, ma il collega svolge la funzione da tanto tempo con grande competenza, certo ci sarà il problema dell'avvicendamento, ma una sostituzione, così, di brutto (di brutto lo dico io, lei non mi ricordo cos'ha detto, ma il senso era quello) le sembra prematura... 
aspetto che porti a termine la piece, che, una collega me l'aveva detto, era stata preparata fin dal primo collegio: tu gli hai solo rotto le uova nel paniere. poi dico quello che devo dire, ricordo alla dirigente come è nata la mia 'candidatura', che comunque era destinata alla scuola primaria, in considerazione del carico consistente che tale funzione prevede. finisce che divido a metà con una collega la funzione del pof. bene, passiamo al prossimo punto all'ordine del giorno.
entro in casa e mauro è appena arrivato. tocca anche fare da mangiare.
sulla tavola c'è la spesa da riporre, e i resti della colazione da togliere. la lavastoviglie da svuotare. faccio la frittata con le zucchine. e il cd di vasco non c'è.
e quando è pronto, i bambini non vengono a mangiare.
sono stanca. poi agostino ha un attacco isterico. vuole andare all'ospedale, farsi del male, uccidersi, uccidere la mamma e il papà, non vuole più andare a scuola. mi snervo per bloccarlo.
e sono stanca.
finalmente gli altri mangiano.
li mettiamo a letto con agostino che continua lo psicodramma. ho perso. anche questa.
oggi c'è l'oroscopo di rob, non mi resta che sperare in quello.
grazie, rob, o chi per te.
e poi, adesso c'è The mentalist.
non è proprio così male, alla fine, sto giovedì.




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