lunedì 15 ottobre 2012

anniversario

ieri era l'anniversario di matrimonio dei miei, 45.
hanno voluto fare un festone, perché 'non si sa se ai 50 ci arriviamo' (mia madre). dopo la messa, durante la quale alcuni miei compaesani sono rimasti scioccati perché non hanno mai sentito una che canta veramente, ed ero io, siamo andati tutti al ristorante. 
non me l'aspettavo, ma è stata una domenica di lacrime, lacrime di donne, naturalmente, mogli, compagne, madri, sorelle, lacrime di rabbia che ti riempiono gli occhi,  lacrime che ti gonfiano il cuore e ti deformano il sorriso, lacrime che ti fanno tremare le mani, che ti incrinano la voce. lacrime secche, di tradimenti senza significato, lacrime di angoscia per un compagno a cui hai paura di lasciare i figli, lacrime di forza, di sforzo, perché devi tener duro, perché sei una donna, perché sei una mamma.
per una scelta che continui a fare ogni giorno senza neanche ricordarti più com'è che hai cominciato.
lacrime di stanchezza, di sfinimento, di sonno. di disperazione, anche.
il film di sidney lumet ''un'estranea tra noi è un giallo ambientato nella comunità ortodossa ebrea di N.Y, in cui melanie griffit si introduce per indagare, innamorandosi del figlio del rabbino, che però sceglierà di seguire il destino già scritto. nel film si ripete più volte questa versetto della Cabbalà: Dio conta le lacrime delle donne. Ed è la sposa designata per il futuro rabbino a dare la spiegazione: le donne capiscono il mondo meglio degli uomini e perciò piangono più spesso.
sai che consolazione.

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