A. era in ritardo, all'incontro di sabato. sua cugina, quella che quando ho raccontato che ci sono persone che vengono uccise perché si dicono cristiane, mi ha detto: beh, basta dire che non sei cristiano!, ci racconta che uscendo di casa (abita al piano di sopra) l'ha vista arrabbiata, tutta rossa in viso, in lacrime.
più tardi, mentre i bambini stavano conversando tra loro liberamente, la cugina con tono sfottente chiede ad A.: allora, com'è che eri tutta rossa e piangevi, prima? e io le faccio: scusa, ma a te piacerebbe che qualcuno ti chiedesse qualcosa con quel tono? al che A. le fa: eh, appunto, ti piacerebbe che i tuoi genitori si sono separati?? e racconta che deve andare da suo padre, che sta con un'altra, che lei non la sopporta, e lei vorrebbe stare con suo padre e invece c'è sempre quella, che è separata anche lei, e ha tre figlie, che lei le chiama le sorellastre, come quelle di cenerentola,e vengono sempre anche loro... al che M. salta fuori che anche suo padre sta con una che sua madre proprio non la sopporta, e allora lui non può mai stare con suo padre, e lui gliel'ha detto in tutti i modi, a sua mamma, ma non c'è niente da fare... l'incontro finisce, e A. mi saluta sconsolata: adesso, due giorni con la rompi...
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