i colloqui con i genitori sono per me un momento importante di verifica, anche se ho così tanti alunni che finiscono col diventare uno stress non indifferente.
sicuramente, mi aiutano a capire meglio i bambini, le loro difficoltà e spesso a ricalibrare il mio lavoro.
ogni tanto poi mi trovo a dover giustificare le mie scelte didattiche, anche se non sempre con successo.
ieri per esempio è arrivata una mamma in carriera, così almeno mi è sembrata, e devo dire che la sua povera figlia mi ha fatto pena.
genitori con pretese al di sopra delle capacità dei figli, o meglio: che non riconoscono neanche le capacità dei loro figli perché loro si sono già fatti tutto il filmino, che spesso è la storia di quello che loro stessi non sono stati. vogliono dare ai loro figli le possibilità che loro avrebbero voluto avere. che poi, magari, anzi direi sempre, ai figli non gliene frega niente. e crescono costretti a un sogno che non hanno mai sognato.
allora, la signora inizia dicendomi che sua figlia di inglese non sa proprio NIENTE. le mancano proprio le basi. non sa niente, neanche il verbo essere, io sono tu sei egli è (grazie, non me lo ricordavo proprio). ma lei ha mai provato a chiedere come si dice ‘Io sono’? (un paio di volte, mi pare, sì). io la mando anche alla british school, perché mi sono proprio resa conto che lei di inglese non sa niente, non sa neanche le parole! e anche rispetto alle altre bambine della sua età, è molto più bassa!
poveraccia, poveraccia, poveraccia, continuavo a pensare io.
cerco di spiegare alla signora che il mio metodo, che non è una mia invenzione, come forse pensa lei, si basa sugli studi sull’apprendimento precoce delle lingue,
e che la grammatica non è la base della lingua, ma una riflessione a posteriori, che i bambini di sei anni sanno parlare perfettamente in italiano, e non sanno manco cosa sia la coniugazione del verbo essere ma sanno usarlo benissimo… macchè, la signora vuole le basi.
allora, siccome a me socraticamente piace un sacco far cadere le persone in contraddizione da sole, le ho detto: senta signora, tutti noi abbiamo fatto le scuole medie, tre anni con tre ore o anche più di inglese la settimana, poi alle superiori, anche lì, tre quattro ore alla settimana, alla fine, quanti sanno l’inglese? sua risposta: nessuno.
ecco, vede, allora forse il metodo di partire dalla grammatica non è così efficace…
MA ALMENO AVEVANO LE BASI!!!
questa coazione a ripetere è preoccupante, direi di lasciar perdere. così le ho detto che un buon modo per imparare l’inglese sono le canzoni, che io chiedo sempre ai miei alunni di propormi le loro canzoni preferite. al che lei mi fa: ah beh, gliele tiro fuori io le canzoni allora!!!
ecco. lasciamo perdere, va'.
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