martedì 20 maggio 2008

rientro a scuola

MS aveva ragione, come sempre. Non si può fare filosofia quando devi fare il bucato alla fontana per dieci persone.
E non è che adesso le cose siano tanto meglio.
Sono rientrata al lavoro giovedì e sono già distrutta. Non ho il tempo per dormire, figuriamoci per scrivere un post.
Stamattina non bastasse mi sono svegliata alle sei da un sogno affollatissimo, spossata. Mi sono rigirata nel letto fino all'ora di alzarmi, ho preparato i biberon, la mia colazione, mi sono stirata quello che mi dovevo mettere, l'ho messo e me ne sono andata a scuola. Due ore di supplenza in una prima, dove, oltre a spiegare l'ordine crescente e decrescente dei numeri, devo gestire una bambina che piange perché 'mi manca tanto mamma' e un conflitto di lunga data tra un 'bambino cattivo' e una perfida streghetta. Nel frattempo parte la sirena, oddio la prova di evacuazione, via in cortile con la fila, quella scema della mia sedicente collega non sa neanche contare fino a venti, vabbè, speriamo che in caso di emergenza sia a casa ammalata.
hanno cambiato la macchina del caffè e la mia chiavetta non va più bene, nessuno mi dice che è finito il latte e la cioccolata è una broda da buttare nel cesso insieme alle uniche monetine che avevo, ci sono i soliti tre bidelli che stazionano in guardiola, ma le facce sono diverse, la fotocopiatrice come sempre non funziona. Devo andare in segreteria, poi torno, parlo con un paio di colleghe, arrivano le dodici e trenta, via verso la macchina, a casa con la panda che sembra una barca soprattutto quando piove, arrivo e ingoio i pomodori con la mozzarella che mauro mi ha preparato, faccio la pappa a Bruno che non ne vuole sapere di mangiare e si spalma tutto sulla bavaglia, crisi di nervi, non ho tempo, gli preparo un biberon e corro a lavarmi i denti, lo carico in macchina e andiamo a Rieti dal dentista, due rampe col passeggino, poi di corsa a casa, macchè, dalla pediatra a farsi fare l'impegnativa per le analisi di Agostino, per fortuna che ce la caviamo presto, poi al nido a prendere Agostino, dai che piove, siamo a casa che ormai sono le sei, Agostino si è addormentato per fortuna così dò il latte a Bruno, lo cambio e gli faccio il bagnetto, preparo la cena per l'altro, mangio qualcosa anch'io, poi dopo l'aerosol a Bruno li metto tutti e due a letto… e finalmente rubo dieci minuti al sonno per scrivere sto post…..
intanto è arrivato Mauro. ma chi è che piange così? (vai a vedere, no?)
ci va.

LAURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!

Da qui si scatena il finimondo.
Perché a me non me ne frega un cazzo di nessuno, venderei mio padre e mia madre per farmi i cazzi miei (????), SONO CATTIVA DENTRO.
Non bastasse tutto ciò, diluvia e io non posso neanche godermi una delle piccole grandi gioie della vita, un temporale al calduccio sotto il tetto di legno.

1 commento: