sabato 31 maggio 2008

MARIA, MIA FIGLIA

Eri il senso, adesso sei l'assurdo, ciò che non si può credere. La mia vita, morta.
Sei morta oggi, che compivi due anni. Sei morta per colpa mia, perché noi donne sappiamo fare tante cose insieme, siamo toste, siamo madri, compagne, amanti, amiche, infermiere, cuoche, insegnanti… perché sappiamo usare le mani, il cuore e il cervello, perché ci preoccupiamo per tutto, per tutti…
Sei morta a pochi metri da me, senza di me, in quel parcheggio dove dovrò tornare un giorno, di caldo, di soffoco, di indifferenza… sei morta così, per fare meglio il mio lavoro, per finire quello che dovevo, per niente, per colpa mia.

P.S.(2014): siccome vedo che questo post ha diversi accessi, e ormai è passato tanto tempo dal fatto che lo ha ispirato, preciso che maria era la figlia di una professoressa che doveva portarla al nido prima di andare a scuola e siccome si era addormentata, se l'è dimenticata in macchina nel parcheggio della scuola, dove purtroppo è morta.

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