venerdì 2 maggio 2008

FRATELLI D'ITALIA.C'era una volta il sistema sanitario nazionale 3

come quasi ogni volta che veniamo dai nonni, Agostino si è ammalato. Pipì puzzolente e febbre: anche la madre snaturata capisce che ci dev'essere un'infezione alle vie urinarie, lo conferma anche la pediatra. Cercando una conferma, scelgo l'ospedale più vicino e meno affidabile per fare uno stick urine. Arriviamo alle quattro e mezza. L'infermiera ci fa accomodare in una stanzetta per mettere il sacchettino e misurare la febbre: 38.
Esco nel corridoio con Agostino in braccio per tornare in sala d'attesa e intercettiamo un dottore africano che mi fa: Come va? Sta meglio? Io faccio finta di non accorgermi che è rincoglionito e gli dico che siamo appena arrivati e forse ha un'infezione, lui se ne va bofonchiando qualcosa.
Dopo mezz'ora in cui non succede niente, e dopo mia richiesta, finalmente l'infermiera ci dà un bicchierone di tè e in un attimo si materializza un po' di pipì. Evidentemente fare uno stick richiede più tempo di quello che pensavo. Finalmente ci fanno entrare e indovinate che dottore ci tocca? Dopo aver auscultato con profonda concentrazione Agostino e aver visto gola e orecchie, mi dice che sì, dallo stick si vede qualcosa, ma è difficile collegarlo alla febbre. intanto parte la sigla del tg5, è il cellulare del doc.
Abdullaààah hahh bdulaah gdaàaàa htàga bdu àààà...
mi scrive la lettera di dimissioni continuando l'amena conversazione e finalmente ci dimette con una diagnosi di infezione alle alte vie respiratorie e la prescrizione dell'antibiotico. Firmato XXXXX Ibrahim.
Sono le sette meno venti.
Per fortuna che da basso ci sono i giochi che piacciono tanto ad Agostino, il pomeriggio non è passato invano...

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