martedì 5 novembre 2013

una giornata come tante


ieri mattina mi sono svegliata alla quattro, perché il professore doveva prendere un aereo, e anche se ha fatto pianissimo e non ha acceso la luce, voglio dire, non è stata colpa sua,  io mi sono svegliata lo stesso, e non riuscivo più a riaddormentarmi, ho acceso la radio pianissimo per vedere se ci riuscivo, avrò dormito mezz’ora, perché la sveglia era come sempre alle sei e un quarto, e io lo sapevo, è per quello che non riuscivo ad addormentarmi, forse, comunque poi ho rimandato le solite due o tre volte la sveglia, ce l’ho a intervalli di cinque minuti, poi mi sono alzata, ho svegliato agostino, l’ho aiutato a vestirsi, ho tolto dalla tavola i resti della cena della sera precedente, perché ero andata al corso di icone, ed ero tornata tardi, c’era ancora la zuppa di verze e salsiccia di bruno sulla tavola, che calda è buonissima, ma fredda, alla mattina alle sei, beh, non fa proprio un bel vedere,  e mentre preparavo la colazione per me e ago ho svuotato la lavastoviglie che era piena di roba pulita e l’ho riempita con quella sporca, c’è stato quasi tutto, e l’ho fatta partire, e ho preparato la merenda di ago, l’ho accompagnato al pulmino, poi sono rientrata e mi sono vestita per andare a scuola, ho svegliato bruno, che è ha l’otite e doveva andare dalla nonna, non si voleva alzare, intanto ho vestito antonio, si sono messi a giocare, ho preparato la colazione a bruno, antonio non è venuto, bruno non saliva di sopra a mettersi le scarpe, ero in ritardo, ho preparato la borsa dei libri da riportare in biblioteca che mi hanno fatto la multa, la prima volta che me l'hanno fatta sono stata male tutto il giorno perché mi erano arrivati una fila di messaggi ognuno con scritto che dovevo pagare 3 euro, avevo una marea di libri, invece sono tre euro in tutto per il richiamo, per fortuna che li avevo presi tutti lo stesso giorno, avrei dovuto portare bruno dal dottore, ma non ce l’ho fatta, l’ho lasciato da mia madre con la medicina e le sue costruzioni lego, ho portato antonio a scuola, era tardi e chiudono il cancelletto così ho dovuto fare il giro lungo, a scuola sono arrivata in ritardo, di corsa, con la valigia che pesa, per fortuna che non dovevo supplire nessuno e ho un’ora di compresenza, poi mi sono fatta le mie ore di lezione, la mensa, e  alle tre ho finito, sono andata a prendere antonio, l’ho portato dalla nonna, via di corsa a prendere ago a scuola, che deve andare al minivolley, ce l’ho portato, sono tornata a scuola per la riunione di programmazione, è finita alle sei, sono andata in biblioteca, ho sganciato i libri e pagato la multa, mentre uscivo ho visto un libro del banchetto pro-missione, fai un’offerta minimo due euro e ti prendi un libro, questo lo volevo proprio leggere, i beati anni del castigo, l’ho preso anche se avevo pochi soldi da dare, uscendo dalla biblioteca ho letto le prime righe e molto modestamente ho pensato: toh, guarda, una che scrive come me, ma non ho potuto andare avanti, chissà dove l'ho meso, a proposito, sono tornata da mia madre, in macchina sentivo che mi addormentavo, per fortuna no,  ho mangiato da lei coi bambini e sono andata alle prove del coro, sono tornata a riprendere i bambini, ho caricato tutto in macchina, era tardissimo per i bambini, alle dieci erano finalmente tutti  a nanna, sono scesa di sotto, ho preso il mac, ho letto la posta, ho scritto un paio di mail urgenti e intanto ho trovato una di quelle commedie sentimentali americane che mi piacciono tanto, con tom hanks e julia roberts, e poi sono andata a letto.
avevo deciso di fare questa cronachetta ogni giorno, dopo che il professore, appena tornato dalla settimana in gita a berlino e in partenza per la tre giorni di formazione e scambio tra superprofessori in masseria a brindisi, mi ha detto: vorrei io fare tutte le cose che fai tu!
e io ho pensato: eh, magari!
poi ho pensato: ma chi me lo fa fare? e ho deciso che la cronachetta, io, non la faccio più.

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