domenica 13 gennaio 2013

pregiudizi 1

anche oggi, alla festa annuale del mio coro parrocchiale, ci siamo ritrovati a parlare della sentenza della corte di cassazione che ha affidato un bambino a una coppia omosessuale composta dalla madre, ex tossicodipendente, e  una delle operatrici della comunità di recupero dove si è disintossicata, con cui ha iniziato una relazione, invece che al padre. la cosa che mi aveva colpito moltissimo era stato sentire, alla lettura della sentenza, che il considerare 'a priori' una coppia omosessuale inadeguata ad allevare un bambino sia un mero pregiudizio. cito da un articolo di Tempi
La Cassazione, con la sentenza n.601 depositata oggi, ha bocciato il ricorso, sottolineando che “alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza”, ma solo “il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”.
In tal modo, osservano i giudici di “Palazzaccio”, “si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino”.
a PrimaPagina, il programma di lettura delle prime pagine dei quotidiani di radiotre, questa settimana c'era un giornalista di famiglia cristiana.
e tutti a telefonare per dire che i cattolici devo pensare ai cazzi loro,  eccetera.
anche ieri mattina, una telefona per dire che questi omosessuali stanno semplicemente lottando per i loro diritti.
per fortuna, il giornalista ha detto semplicemente questo: essere genitori non è un diritto. essere genitore non è un diritto. essere genitore non è un diritto. essere genitore non è un diritto... (la ripetizione è mia). esiste solo il diritto di un bambino ad avere dei genitori.
l'altra obiezione della signora suddetta era che la costituzione non dice che la famiglia è fatta da un uomo e una donna. ma se nella costituzione c'è scritto che la famiglia è una società NATURALE, tu cosa capisci?
per non parlare di quell'altra stupidissima obiezione che ho sentito decine di volte, che un sacco di persone sono cresciute con un genitore solo, o con persone che non erano i suoi genitori, per esempio i nonni, o uno zio, una zia, e sono persone felici e realizzate, alternata all'altra cazzata che un sacco di coppie etero non sono assolutamente in grado di allevare un figlio, continuano a litigare, si ammazzano anche (invece gli omo no, loro solo sanno cos'è il vero amore!!!), e i figli sono traumatizzati... sarebbe come dire che l'eccezione invalida la regola, come dire che siccome uno che non è un dottore ha curato benissimo un malato, allora non occorre essere dottori per curare le persone, e siccome un sacco di dottori fanno morire i loro pazienti, allora è meglio farsi curare da uno che non è un dottore, visto che tanti dottori veri fanno tutti quei danni...
un sacco di opinionisti hanno affermato che la sentenza ha voluto tutelare l'interesse del bambino.
anche ammesso questo, ammesso che la libertà di genere ( la libertà inizia con la libertà di genere, ho sentito dire una volta da uno di Rifondazione comunista: tu devi essere libero di scegliere, nei vari momenti della tua vita, che genere sei...) della madre non vada a ledere la libertà del bambino, ma perché cavolo sti giudici della cassazione hanno voluto aggiungere che quello che pensano le persone comuni, quello che è da sempre sotto gli occhi di tutti, ossia che i figli nascono da un uomo e una donna, e quello che la psicologia da decenni -secoli, ormai- sostiene, ossia che la persona si forma a partire dal confronto con la madre e il padre, che questo, dicevo, sia un mero pregiudizio, una cosa che si dà per scontata e che invece va provata? ma perché???
e io continuavo a pensare all'articolo che ho sentito l'altro giorno a pagina tre, un'intervista al  filosofo e teologo Spaemann, sul pilatismo della società moderna. ma devo leggere qualcosa di più, prima.
poi ho trovato questo articolo di Avvenire, che ricopio in un post a parte perché se metto solo il link ho paura che poi sparisce, e invece questo è proprio quello che penso io. spero che carlo cardia, che l'ha scritto, non venga a chiedermi i diritti, nel qual caso lo toglierò subito.

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