un giorno a scuola mi hanno chiesto qual è la mia opera preferita. presa alla sprovvista, ho detto che, musicalmente, adoro donizetti. il problema sono i libretti.
poi, a mente fredda, mi sono data della deficiente a non aver detto di primo acchito che la mia opera preferita in assoluto è il dongiovanni di mozart.
sono giorni che mi continua a suonare in testa, come un disco rotto, la meravigliosa aria di don ottavio, Dalla sua pace la mia dipende.
poi, a mente fredda, mi sono data della deficiente a non aver detto di primo acchito che la mia opera preferita in assoluto è il dongiovanni di mozart.
sono giorni che mi continua a suonare in testa, come un disco rotto, la meravigliosa aria di don ottavio, Dalla sua pace la mia dipende.
- Dalla sua pace la mia dipende;
- Quel che a lei piace vita mi rende,
- Quel che le incresce morte mi dà.
- S’ella sospira, sospiro anch’io;
- È mia quell’ira, quel pianto è mio;
- E non ho bene, s’ella non l’ha.
- Come mai creder deggio,
- di sì nero delitto
- capace un cavaliero!
- Ah! Di scoprire il vero
- ogni mezzo si cerchi. Io sento in petto
- e di sposo e d’amico
- il dover che mi parla:
- disingannarla voglio, o vendicarla.
- Dalla sua pace la mia dipende;
- Quel che a lei piace vita mi rende,
- Quel che le incresce morte mi dà.
- S’ella sospira, sospiro anch’io;
- È mia quell’ira, quel pianto è mio;
- E non ho bene, s’ella non l’ha.
- Don Giovanni/Atto Primo/Scena quattordicesima
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