alla scuola di bruno, per la festa della mamma, anche quest'anno hanno fato un libretto con le registrazioni di ciò che i bambini dicono - l'anno scorso appena ho aperto il libretto e ho visto di che si trattava sono sprofondata nel terrore... invece, povero bruno, è stato adorabile.
quest'anno le maestre hanno deciso come tema 'la mia mamma è la regina...'
sarà che ormai sono ossessionata, ma la lettura ha ribadito, qualora ce ne fosse bisogno, qual è il ruolo delle donne nella società del terzo millennio: la regina del focolare.
lo so, sembra incredibile.
l'unica mamma che fa qualcosa di diverso dal pulire, cucinare, lavare, stirare, fare le torte e i biscotti, o gongolarsi tra soprammobili e ammennicoli vari sono io, la mamma snaturata. l'iniziale sottile irritazione nel leggere che per mio figlio io sono 'la regina degli armadi', che con 'martello, cacciavite e trapano costruisce gli armadi' (in realtà ho montato un mobile porta tv dell'IKEA, il che comunque non è proprio la cosa più semplice del mondo) è sparita all'istante leggendo le specialità delle mie colleghe.
oggi oltre al libretto di bruno ho visto un articolo della signora Annamaria Bernardini De Pace su il Giornale, che si riferiva all' intervento della ministra Fornero secondo cui gli uomini devono fare di più in casa. non l'ho capito. purtroppo il Giornale ha pensato bene di non metterlo su web, per cui non posso commentare puntualmente la sottile, si fa per dire, ambiguità machista che lo percorreva. Pazienza.
ho letto poi che Iaia Caputo è rimasta delusa dagli ospiti previsti per la nuova trasmissione evento del solito duo Fazio-Saviano, evento per cui tutta l'Italia democratica (sic) sarebbe in 'spasmodica attesa'.
io Fazio non lo reggo, non mi piacciono quelli che hanno sempre il sorrisetto stampato sulla faccia.
comunque: ma di cosa ti lamenti, iaia? che te ne sei accorta adesso, di quanto sono piccoli e misogini i maschi di sinistra?
mio marito, che quando l'ho conosciuto aveva in casa sua dei volantini vetero-femministi che non pensavo neanche si potessero ancora concepire, è appena sceso per farmi una mega pippa sul fatto che non ha trovato da nessuna parte i sandaletti nuovi di mio figlio, sandaletti che io avevo comprato e che io avrei dovuto portare dentro e mettere in un posto ben preciso. il fatto che non mi ricordi dove li ho messi, e che alle sue rimostranze abbia risposto 'non mi ricordo dove li ho messi, poi li cerco', è l'evidente dimostrazione di quanto io me ne freghi dei miei figli, e, visto che ho anche aggiunto 'con tutto quello che ho da fare, figurati se mi ricordo dove li ho messi', è anche l'ennesima critica a lui, il mio voler continuamente ribadire quanto lui sia inetto, stupido, nullafacente e via verbalizzando al posto mio.
quando poi li ha trovati nel primo posto dove gli avevo detto di guardare, e ironicamente (che stronza che sono) gli ho chiesto: dov'è che erano, scusa? facendogli notare che forse aveva esagerato con tutta quella merda che mi aveva spalato addosso, apriti cielo!
eh sì: io ho sempre una scusa buona, io non ammetterò mai di avere torto.
mio marito, che quando l'ho conosciuto aveva in casa sua dei volantini vetero-femministi che non pensavo neanche si potessero ancora concepire, è appena sceso per farmi una mega pippa sul fatto che non ha trovato da nessuna parte i sandaletti nuovi di mio figlio, sandaletti che io avevo comprato e che io avrei dovuto portare dentro e mettere in un posto ben preciso. il fatto che non mi ricordi dove li ho messi, e che alle sue rimostranze abbia risposto 'non mi ricordo dove li ho messi, poi li cerco', è l'evidente dimostrazione di quanto io me ne freghi dei miei figli, e, visto che ho anche aggiunto 'con tutto quello che ho da fare, figurati se mi ricordo dove li ho messi', è anche l'ennesima critica a lui, il mio voler continuamente ribadire quanto lui sia inetto, stupido, nullafacente e via verbalizzando al posto mio.
quando poi li ha trovati nel primo posto dove gli avevo detto di guardare, e ironicamente (che stronza che sono) gli ho chiesto: dov'è che erano, scusa? facendogli notare che forse aveva esagerato con tutta quella merda che mi aveva spalato addosso, apriti cielo!
eh sì: io ho sempre una scusa buona, io non ammetterò mai di avere torto.
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