oggi è stata dura.
ma quando non lo è.
e lui si incazza per come lo guardo.
le insegnanti di bruno mi dicono di chiamare SOS Tata. o comunque di andare da una psicologa. mia madre mi dice di portarlo via da quella scuola che me lo marchia come 'bambino problematico'.
sono disperata.
quando mi hanno mostrato il disegno di bruno sulla sua famiglia (una casa, la mamma e il papà, e il bordo sinistro chiuso da un cancello, niente fratelli, 'e tu dove sei? sono in casa' ) è stato un cazzotto allo stomaco, di quelli che ti tolgono il fiato.
non so cosa fare, non so come fare. non so.
e ho le verifiche di dine quadrimestre, i colleghi che non ti salutano, la bambina che piange per due ore filate, il libro delle vacanze da scegliere, il presidente del comitato genitori che mi pressa per il corso full immersion, agostino col febbrone che non può andare in gita, la strada chiusa che mi allunga di 20 minuti la strada...
no, non credo di farcela, stavolta. stavolta no.
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