l'altro giorno è arrivata una lettera per mia madre. era di un exallievo di mio padre, che si è diplomato nel '66.
con l'occasione del Natale ha voluto condividere con mia madre il suo ricordo di mio padre, del suo professore, le sue indimenticate lezioni, le sue espressioni spiritose, le sue mani mentre scriveva alla lavagna, l'atteggiamento di confidenza, reciproca stima, amicizia che mio padre gli espresse durante un veglione studentesco... di più di 50 anni fa.
mia madre ha cercato della carta da lettere per rispondergli. non ne ha trovata in casa e è andata per comprarla. niente.
con una certa supponenza le ho detto che ci avrei pensato io.
entro in un tabacchino che sta in quel posto da quando facevo il liceo.
la tipa mi ha guardato come se avessi chiesto il numero x di una rivista russa di astrofisica spaziale.
dopo qualche attimo di smarrimento, ha cominciato a cercare in qualche cassetto e fierissima ha estratto una di quelle carte gialline con dei fiori sul bordo, che anch'io, le ho detto, avevo da giovane. le ho detto proprio così, da giovane.
e in effetti, ero più sconcertata di lei, per il fatto che mi presentasse quella carta dozzinale, che ogni ragazzina negli anni ottanta aveva ricevuto o comprato almeno una volta, come un oggetto esotico e meraviglioso.
io cercavo della normalissima carta da lettere. quella che vendevano anche a foglio, un foglio di carta telata, piegato a libro, che ulteriormente piegato in due andava infilato dentro alla sua busta foderata. busta foderata, manco gliel'ho detto, mi avrebbe riso in faccia.
carta diplomatica.
allora la tipa si è messa ancora a cercare. ha tirato fuori dei foglietti di carta tipo velina, a righe, ingiallita dal tempo. fogli sciolti. no, grazie, le ho detto.
allora ho pensato che avrei dovuto rassegnarmi ad andare da buffetti.
quando sono arrivata, ho capito subito che non ce l'avevano. mi ha proposto una roba tipo set calligrafico. ventisei euro. manco fosse carta fatta a mano.
non ci credevo.
tento l'ultima carta: una cartolibreria dei tempi de mi nonna.
anche lì, hanno delle bustine di carta da lettera anni ottanta, con decorazioni stile firenze, stile fiori malamente copiati da cartoline inglesi, stile orsetti viola e azzurrini. non ci siamo. anche lui mi propone risme luce di carta 90 e 100 grammi e riproduzioni digitali di carta pergamena color caffelatte variegato.
e niente, sentirsi come sempre fuori luogo, fuori tempo, fuori.
su amazon, la carta diplomatica c'è, ma non c'è neanche la descrizione, non c'è una recensione, una stella, niente. probabilmente se la ordinassi comparirebbe 'non disponibile'.
magari dopo provo. o forse faccio a meno, e mi illudo che ci sia.
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