sabato 12 aprile 2014

I fratelli karamazov 4 - la cipollina

E' soltanto una favola, ma è una bella favola.
'C'era una volta una donna cattiva cattiva che un giorno morì. E dietro di sé non lasciava nemmeno una buona azione. I diavoli la afferrarono e la lanciarono nel lago di fuoco. Ma l'angelo custode della donna si mette a pensare: che buona azione posso ricordare per dirla a Dio?
Se ne ricordò una e la riferì al Signore: una volta strappò una cipollina dal suo orticello e la diede a una mendicante.
Allora Dio gli rispose: prendi anche tu quella stessa cipollina, allungala verso di lei nel lago, fa in modo che lei ci si aggrappi per tirarla fuori: se riesci a tirarla fuori dal lago, che vada pure in paradiso, ma se la cipolla si strappa, che la donna rimanga lì dov'è.
L'agelo corse dalla donna, le allungò la cipollina e le disse: Aggrappati e io ti tirerò fuori.
E cominciò a tirarla piano piano e l'aveva tirata fuori quai tutta, quando gli altri peccatori che erano nel lago videro che la stavano tirando fuori e cominciarono tutti a tentare di afferrarla, in modo da essere tratti in salvo anche loro.
Ma la donna cattiva cattiva cominciò a scalciare: Stanno tirando me e non voi, la cipollina è mia, non vostra.
Non aveva ancora finito di dirlo che la cipollina si spezzò. La donna ricadde nel lago ed è ancora lì che brucia. E l'angelo scoppiò a piangere e volò via.'

F. DOSTOEVSKIJ, I fratelli karamazov, p. 488

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