lunedì 21 aprile 2014

chissà perché


a un certo punto, nel film effetto notte di truffaut, che il titolo originale sarebbe la nuit americaine, che è un effetto cinematografico che anche se è giorno tu vedi come se fosse notte, ed è un bellissimo film sui film, su come si fanno, e tu vai al cinema a vedere un film in cui stanno facendo un film, uno dei protagonisti, che si chiama alphonse che il suo vero nome, dell'attore, è jean pierre leaud, ed è sempre un po' l'alter ego del regista, che è appunto francois truffaut, che però qua fa anche l'attore, che dice: a me non piacciono le cose che finiscono. come i film, appunto.
ecco, neanche a me piacciono le cose che finiscono.
io, per esempio, quando vado ad abitare in un posto per poco tempo, non riesco a fare a meno di stabilizzarmi, non riesco a ricordarmi che sono lì per poco, in prestito come, e le persone, quando conosco qualcuno, che so, a una cena, nel lavoro, i miei alunni, adesso che ne ho conosciuti tantissimi, dopo tanti anni, un po' ho imparato, ma faccio fatica a tenermi fuori, a tenere fuori qualcuno, quando è morto doriano la amica maria che me l'ha detto, mi ha detto: hai presente doriano? che volevo dirle: oh, ma sei scema, credi che non sappia chi è doriano, che è venuto anche a cantare al mio matrimonio, che è una delle persone più divertenti che conosca, delle più buone, anche, ma penso che lei l'abbia detto perché non eravamo amici stretti, eravamo conoscenti, ecco, non sono mai andata a mangiare a casa sua, per capirci, ecco, ma io, le persone, non so, mi si appiccicano addosso, mi si piazzano dentro tutte, con le loro facce, l'altro giorno ero al tosano, che è un mega supermercato, e vedo una, mi pareva quasi che fosse lei, mi ha sorriso, e ho detto: egle, ma sei egle? che era in classe mia alle medie, non ci siamo mai prese tanto, perché io ero la secchiona e lei no, e io ero amica di una che poveraccia faceva tanta fatica, e siccome egle aveva preso un voto fantastico in matematica perché una le aveva passato il compito e la mia amica no, allora l'ho detto alla prof, che qualcuno aveva passato il compito, e da allora, giustamente anche, lei e un'altra mia amica, quella che le aveva passato il  compito, mi hanno odiato, sono passati trent'anni, mi sento ancora male a pensarci, ecco, ogni tanto io a sta storia ci penso, e quando l'ho vista, non sapevo cosa dirle, siamo state qualche secondo il silenzio, poi le ho chiesto dove abitava, figli, le solite cose.
per me non finisce mai niente.
non lo so perché.

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