venerdì 16 maggio 2014

ma perché???


sto libretto l'avevo notato in stazione, non so se era vicenza o milano, che io, massimo carlotto, la sua storia mi ha appassionato, a suo tempo, quando stavo a padova ll'ho sentito alla radio che la raccontava, sarà che è bravo, a raccontarla, ma io ci ho creduto, che era innocente, non so, la mia amica ale dice che no, a lei non gliela racconta, comunque sia a me, il personaggio dell'alligatore, quando l'ho letto, mi era piaciuto parecchio. che ste storie gialle, per me, la cosa più bella sono gli investigatori, mica le storie. che non sembra, ma io, quando aveva tipo 14 anni, leggevo solo romanzi gialli, miss marple era il mio dio, mi piaceva proprio, il genere, poi ho smesso del tutto, fino appunto al romanzo di carlotto 'la verità dell'alligatore', forse proprio perché ci sono dentro dei pezzi di quella sporca storia in cui è stato davvero coinvolto l'autore, dentro a una di quelle case che conoscevo benissimo, al portello, ci sono passata tutti i giorni per un anno, quando facevo scienze forestali, una volta avevo dovuto anche infilarmi in una di quelle scale fatiscenti su cui si affacciavano porte scalcinate di ancor più scalcinati appartamenti, covi di studenti,  prostitute, extracomunitari, non mi ricordo neanche più come mai.
allora quando esce qualche nuovo romanzo mi informo subito, se lo vedo, che una volta massimo carlotto l'ho anche incontrato, a vicenza, ero con albano nelle libreria dei suoi amici e c'era anche il calvados, che è il liquore preferito dall'alligatore, e a massimo carlotto gli ho chiesto cosa fa, adesso, e mi ha detto che sta in sardegna con sua moglie e scrive per un quotidiano locale, oltre ai libri.
ecco. sto libretto qui l'avevo anche preso in mano, in stazione, e ho letto il risvolto, e insomma l'ho lasciato lì, anche perché stavo ancora alle prese coi fratelli karamazov.
e sono sicura che è per quello, per via dei fratelli karamazov, perché le recensioni che ho letto in rete sono tutte fantastiche, e io invece ieri in biblioteca ho cominciato a leggerlo e dopo quattro o cinque pagine ho pensato: ma perché? perché???
perché, voglio dire, carlotto deve scrivere sto libro qua?che bisogno c'era?
sto adelmo ladro sfigato che subito sembra che ci sia nato, ladro, e poi, quando la vittima del giorno lo sgama, deve ammettere che ha cominciato solo da due mesi, perché ha perso il lavoro, e che cavolo di storia è, una che sta seduta immobile per ore sul divano con la finestra del terrazzo aperta e quando entra un ladro lo lascia fare e quando quello le tira una sberla gli dice che non vale una cicca perché non è neanche capace di tirare uno schiaffone a una donna e poi sai già dalla fascetta che tra i due nasce una storia d'amore... MA DAI!
e scritto in carattere sedici che saranno 100 pagine (ho controllato ora, sono 108).
un libro che leggi in una notte, ha scritto una. una notte? un'ora, casomai.
eppure dicono tutti che è un libro che proprio lo consigliano a tutti, da quanto è bello.
eh, sicuramente sono io, oppure i fratelli karamazov. o anche entrambe le cose.



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