mercoledì 28 agosto 2013

illusione finanziaria

quando ho sentito il giornalista ospite di 'tutta la città ne parla', trasmissione di radiotre, parlare di illusione finanziaria, ho pensato subito alla demenza collettiva seguita al boom della new economy.
mi ricordo che stavo facendo una supplenza e una collega meridionale si spendeva tutto lo stipendio in telefonate alla banca per seguire l'andamento dei suoi titoli. io el'altra collega ci siamo guardate e lei fa: altro che borsa, io ho il mutuo da pagare! io, a quei tempi, non avevo neanche il conto in banca, che una volta che sono andata a farmi cambiare l'assegno che mi aveva fatto la scuola, il tipo della banca mi fa: ha il conto qui? e io gli ho detto:no, non ce l'ho da nessuna parte, il conto. e lui: non ci credo, e io: neanch'io, certe volte.
beh, insomma, come al solito, si credevano tutti più furbi degli altri, e invece di seguire il sempre valido articolo quinto: chi ha i soldi in tasca ha vinto, o l'altrettanto valido suggerimento cinematografico: prendi i soldi e scappa! e mettere via quello che più o meno lecitamente avevano intascato, si rigiocavano tutto, e si sono ritrovati più pezzenti di prima.
ecco, invece l'illusione finanziaria, con sta storia qua, non c'entra proprio niente.
l'illusione finanziaria é una teoria di tale amilcare puviani, italiano trasferito in america, secondo cui lo stato mette in atto scientemente una gigantesca forma di raggiro nei confronti dei suoi cittadini al fine di far pagare tasse che, prima di soddisfare le legittime esigenze degli stessi, servono all'auto-mantenimento e anzi allo sviluppo ipertrofico dello stato stesso.
cito la definizione che ho trovato nel dizionario treccani:
illusione finanziaria  Insieme di artifici attraverso i quali i governanti inducono nei cittadini una rappresentazione erronea delle ricchezze pagate o che devono essere pagate a titolo d’imposta, o di certe modalità del loro impiego. Il concetto di i. f. fu introdotto nel 1903 da A. Puviani (➔) in Teoria dell’illusione finanziaria e successivamente ripreso da altri studiosi come M. Fasiani (➔) e J.M. Buchanan (➔). Nella visione di Puviani gli interessi dei governanti (dominatori) si contrappongono a quelli dei cittadini (dominati). In particolare l’attività finanziaria è il mezzo attraverso cui la classe dominante mantiene, o accresce, i propri privilegi a danno dei dominati. Le imposte divengono, dunque, un mezzo per contenere i salari entro livelli che non consentano l’accumulazione ai lavoratori. Se tale funzione dell’imposta fosse chiara ai cittadini, questi reagirebbero tentando di sovvertire l’ordine sociale. È pertanto necessario che i governanti operino artifici volti a occultare la reale entità e la finalità delle imposte riscosse. Puviani, rifacendosi a eventi storici, classifica le varie tipologie di illusioni finanziarie.
(se volete approfondire l'argomento,andate qui)
l'argomento era di nuovo l'imu, che tutti gli ascoltatori di radiotre vogliono pagare, perché sono altruisti e bravi cittadini e tutto quanto, ma soprattutto, mi é parso di capire, per non pagare di più l'iva, o la benzina, e questo, secondo me, proprio in conseguenza  della suddetta illusione finanziaria.
perché poi è tutta questione di cosa hai in testa, cioè di che idea hai della tassa, come ha ben spiegato l'altro ospite della trasmissione, il professor paolo legrenzi, che insegna psicologia cognitiva a venezia. perché se per te l'imu é una patrimoniale, allora non é assolutamente vero che si paga in tutta europa. non si paga, per esempio, nella da tutti citatissima svizzera, dove, é vero che hanno fatto il referendum per sapere se i cittadini volevano pagare più tasse (che poi, il referendum non era della svizzera, era di un posto della svizzera, ginevra, mi pare) e loro hanno detto di sì, ma perché in realtà gli hanno chiesto, agli svizzeri:volete più servizi (che ovviamente costano di più)? e loro  hanno detto sì. ma perché per loro le tasse sono un corrispettivo dei servizi che hai. in questo caso, allora, é legittimo anche che uno va a vedere che servizi ha in cambio delle tasse che paga.
perché anch'io so d'accordo che l'imu si deve pagare, che poi tanto io ho solo la seconda casa, e quindi la pago lo stesso, perché i servizi si devono pagare, ma allora lo devono pagare anche quelli che sono in affitto, perché mi pare che l'acquedotto, le fogne, i marciapiedi, li usino anche loro, o no?
quello che io non voglio pagare é la patrimoniale, come invece intendono l'imu gli ascoltatori di radiotre e i nostri sedicenti governanti, che se non trovano quei quattro pidocchiosi miliardi allora tirano fuori i loro fantocci per metterci paura, e la cassa integrazione, lo spread e l'invasione delle cavallette. 

ps. questo post l'avevo scritto e mi era venuto benissimo, ma al momento di pubblicarlo si è cancellato tutto. l'ho rifatto,ma la magia era ormai andata. purtroppo, finché, se mai avverrà, non mi ridanno il mac...
ps 2. a proposito di invasione delle cavallette, leggete questo

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