giovedì 8 agosto 2013

ciao

doriano era uno di quelli che hanno sempre la battuta pronta. se ne stava lì zitto, sorridente, e poi al momento giusto tirava fuori una battuta fulminea, come certi tirano fuori la sigaretta.
quando c'era da fare qualcosa, lui c'era sempre. cose semplici, indispensabili. riempire le casse delle cartelle, sistemarle in modo che ci stiano tutte, quando col coro andiamo da qualche parte a fare un servizio, per esempio.
era al lavoro, l'altro giorno. si è accasciato, è morto subito. 52 anni, una moglie, due figli. 
oggi al funerale hanno letto un piccolo messaggio scritto dalla figlia, che potrebbe essere mia figlia, per l'età, a cui voglio molto bene.
diceva, a un certo punto, che suo padre era incapace di criticare.
che cosa meravigliosa.
la devo smettere. voglio smetterla. devo, ho pensato.
e poi ho pensato che bello partire e lasciarsi dietro questa processione infinita di amici e conoscenti, persone a cui hai dato, almeno una volta, un sorriso, un attimo di allegria, uno sguardo, una mano amica.
cercare di far questo. non lasciare che il sole tramonti sulla tua ira, almeno.
grazie, doriano, ciao


Nessun commento:

Posta un commento