mio figlio fa l'istituto tecnico. quest'anno è arrivato un giovane professore di italiano, che entra in classe e scrive questa poesia alla lavagna. è la numero 1 della raccolta Nature umane
La mosca testarda tira colpi alla finestra.
Prende la rincorsa e per schiantarsi contro il vetro
ci mette tutta la sua forza. Non lo vede
l’ostacolo? non lo realizza l’urto?
oppure è quel fazzoletto di cielo
che le fa felicità solo a guardarlo e allora
vale la pena non capire, continuare
a farsi male e sempre sbattere, sbattere la testa.
mio figlio l'ha imparata a memoria. abbiamo parlato di cosa significhino questi versi. credo che sia una cosa straordinaria. ho ringraziato il professore.
ricordo di aver sentito un insegnante di letteratura dire che far studiare dante in un cfp è come dare perle ai porci.
che imbecille.
magari non a questo livello, ma credo che sia il pensiero di molti insegnanti, che non credono che la poesia salvi la vita. come se un medico decidesse chi è degno di ricevere una medicina, chi è degno di provare, e chi no.
ho scoperto grazie a mio figlio un autore che non conoscevo, un poeta vero, uno dei miei.
II
se la vita è un fiocco di neve
che nessuno è uguale ad un altro
prova della natura mortale
perfetta nella sua inconsistenza.
Se la vita è un fiocco di neve
imparare si deve a restare senza
a capire che tempo vuol dire cadere
morire finire sopra altra neve.
Nessun segreto, nessuna congettura:
il fiocco, il mucchio, lo specchio di luce.
Nessun commento:
Posta un commento