lunedì 9 febbraio 2015

gialli






oggi leggevo sul blog di paolo nori che un giallo che ha letto, forse gli è piaciuto, anche perché lo han sorpreso un po' di cose, tipo il protagonista, che è antipatico e fa delle cose che non dovrebbe fare, da commissario, tipo farsi una canna ogni mattina quando arriva in questura, che a me, con rispetto parlando, a me più che sorprendermi, già mi dà un po' i nervi, sentire sta cosa, perché anche a me mi piacciono le cose che mi sorprendono, ma come ho già detto tante volte, le cose incoerenti invece non mi piacciono, e, voglio dire, puzza di canna in questura, non so, mi pare una cosa che non regge, perché un commissario può anche farsi le canne, ma in questura, dove portano dentro la gente a interrogarla, dove ci sono i poliziotti e i delinquenti e gli avvocati e i questori e i giudici, e i giornalisti, anche, la puzza di canna, io se ci andassi in questura e sentissi puzza di canna glielo direi subito, al primo poliziotto che vedo, oh, ma che non la sentite voi sta puzza di canna?, e comunque, quello che l'ha sorpreso, a paolo nori, è questo, che sto commissario non è come i soliti commissari, 'son così bravi, così intelligenti, così consolanti, i commissari nei libri gialli che leggo di solito', dice, che io mi sono chiesta chissà che romanzi gialli che legge, di solito, paolo nori, forse quelli di montalbano, perché io, quei romanzi gialli che leggevo tanto una volta, di commissari mica ce n'erano, tanti, a parte maigret, che comunque, di consolante, per me, non aveva mica tanto, è pure maschilista, maigret, comunque invece a me mi pare che, di solito, i commissari, nei gialli, fanno la figura dei deficienti, di solito, forse che agatha christie era una donna, e commissari donna mica ce n'erano, ai suoi tempi, e allora s'e inventata la vecchietta e l'esteta belga, ma sherlock holmes, allora? e philip marlove, e nero wolf, voglio dire, anche il commissario ricciardi, sì, è intelligente, però sta sui maroni a quasi tutti, e sì, è bravo, però c'ha sto fatto del Fatto, come lo chiama lui, che vede i morti, e vorrei vedere se non sei bravo, cavoli, vedi i morti, li senti che ti parlano, certo devi interpretare, ricostruire, ma vuoi mettere, scusa? e poi, alla fine, paolo nori torna di nuovo su sta storia della consolazione, che sto libro non gli sembra 'che sia un libro consolatorio, non è un romanzo che quando uno lo finisce poi pensa a come sono brave le nostre forze dell’ordine', che io, sinceramente, non l'ho mai pensato, ma proprio mai, quanto brave che sono le nostre forze dell'ordine, alla fine di un giallo,  penso che neanche quando uno ha letto il commissario montalbano, lo pensa, casomai, quello che pensano tutti, è: guarda te, nonostante tutti quei coglioni delle forze dell'ordine, per fortuna che ce n'è uno che si salva, come il commissario ricciardi, che gli sta sui maroni a tutti, anche a me che lo leggo, a volte, però comunque, alla fine, pensi che per fortuna che, in tutta quella merda, c'è il commissario e c'è il suo amico marone, altrimenti sarebbe proprio una merda, sta polizia di napoli.
anche se adesso ho finito di leggere anche l'autunno del commissario ricciardi, il giorno dei morti, e non mi è piaciuto per niente, l'ho finito solo perché volevo vedere chi era stato, uno pensa: beh, bene, vuol dire che è stato bravo, de giovanni, se ti ha portata alla fine, invece no, perché ci sono arrivata solo perché ormai ho capito che c'è sempre il colpo di scena, solo che stavolta è stata un po' troppa, di scena, e leggevo tutto velocemente, di corsa, soprattutto cose estremamente sgradevoli che però erano così tanto sgradevoli apposta, non so come spiegare, quando ho letto i fratelli karamazov, certo che volevo sapere cosa succedeva, ma non ho mai saltato una riga, perché tutto quello che c'era, e c'era proprio tutto, era tutto indispensabile, e anche se lui sapeva già, come andava a finire, forse non lo sapeva bene neanche lui, quando ha scritto il libro, almeno a me sembrava così, che uno dice embè, scusa, vuoi mettere i fratelli karamazov, ma non c'entra, è ovvio che c'è un abisso, ma voglio dire che de giovanni, qui, ha giocato un po' sporco, e apposta, e a me questo non piace.
il dolore non è mai gratis, neanche nei libri gialli.
per cui, anche se adesso copio un bel pezzo, che parla della pioggia, prima di riportare il libro in biblioteca, stavolta, per me, il commissario ricciardi anche no, grazie.




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