se uno cerca di vaio su google, gli viene fuori marco, il calciatore.
invece io cercavo un altro, uno che ho sentito ieri a fahrenheit, io di solito non li sopporto gli scrittori che vanno a parlare dei loro libri alla radio, ma questo qui ha parlato della sua storia, che ha messo in sto libro, non mi avrete mai, si intitola, ha parlato della sua vita, è nato a scampia, in quei mostri enormi di cemento che chiamano le vele, e di come un libro letto in prigione gli ha cambiato la vita, portandolo a fare il produttore cinematografico invece che il delinquente.
quando ho acceso la radio stava raccontando delle sue esperienze scolastiche, a undici anni l'hanno messo in manicomio perché a scuola rompeva, raccontava mettendo in fila le cose, una dopol'altra, senza enfasi, senza vergogna, nella loro nuda crudeltà, che resisti solo perché sai che lui cel'ha fatta, perché senti che sta alla radio a raccontarle, ste cose, altrimenti ti tapperesti le orecchie, chiuderesti gli occhi, o il libro.
è davvero difficile trovare qualcuno che parli così dei suoi sbagli, delle sofferenze immani di una vita, delle condizioni atroci in cui vivono tante persone, senza reticenze né autoassoluzioni, senza vergogna e senza cinismo.
a sentirlo sembrava mio padre, invece ho scoperto che ha la mia età.
una grande persona, uno che mi piacerebbe incontrare, anzi, di cui mi piacerebbe essere amica.
ho trovatouna bella recensione del libro che ha scritto qui
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