tempo fa un mio amico che si chiama benedetto tudino ed e' un uomo di teatro, di parole, fa delle cose bellissime coi bambini nelle scuole con un'associazione che si chiama rinoceronte incatenato, e organizza un festival di teatro e altre cose a fiano, beh, benedetto su fb si lamentava dell'uso delle citazioni, sostanzialmente diceva che dobbiamo sforzarci di dire le cose con parole nostre, copio il suo messaggio perché faccio prima che spiegarlo
Basta con le citazioni, basta con i pezzi di canzone usate per comunicare, chiedo un po' di serietà, smettiamo di pensare che le idee degli altri sono sempre scritte meglio delle nostre, cominciamo a scrivere le nostre povere parole perché saranno le citazioni del futuro. davvero non ne posso più di gente che riporta parole di altri per dire di se.
e poi qualche giorno fa, a mantova al festival della letteratura, uno straordinario bergonzoni ha fatto il suo intervento proprio su questa cosa qui, ce l'aveva con i lettori che leggono delle cose e pensano che stiano parlando di loro, basta aspettare che qualcuno ci dica come siamo, per dire: ah, ecco, parla di me. e poi bergonzoni ha detto tante altre cose, di cui spero di parlare prossimamente in un altro post.
comunque, volevo dire che, come ho già detto, a me le citazioni piacciono, ma è perché credo che se qualcuno dice una cosa in un modo che mi piace, perché devo scriverla io peggio?
a me dà fastidio invece che tutti pensino di essere meglio degli altri, che si credano tutti grandi scrittori, io amo le citazioni per una questione, come ho già detto tante volte, di affinità elettive. poi c'è il discorso di cui parlava nori citando Ourednik (qui), che uno se s'inventa la citazione, tutti lo stanno ad ascoltare. ma mi sa che questo c'entra col principio di autorità, ma questa è una questione che merita un altro post (spero, di nuovo).
io una volta ho scritto una piccola poesia, che una mia amica la voleva citare, s'intitolava tradimento,
e faceva così:
da quando è morto indosso il suo
comunque, volevo dire che, come ho già detto, a me le citazioni piacciono, ma è perché credo che se qualcuno dice una cosa in un modo che mi piace, perché devo scriverla io peggio?
a me dà fastidio invece che tutti pensino di essere meglio degli altri, che si credano tutti grandi scrittori, io amo le citazioni per una questione, come ho già detto tante volte, di affinità elettive. poi c'è il discorso di cui parlava nori citando Ourednik (qui), che uno se s'inventa la citazione, tutti lo stanno ad ascoltare. ma mi sa che questo c'entra col principio di autorità, ma questa è una questione che merita un altro post (spero, di nuovo).
io una volta ho scritto una piccola poesia, che una mia amica la voleva citare, s'intitolava tradimento,
e faceva così:
da quando è morto indosso il suo
profumo,
non lo sa nessuno.
lui lo trova sensuale,
peccato mortale?
non è che io non voglio scrivere le citazioni del futuro, sarà che non voglio mai buttare via niente, sarà che non sopporto gli sprechi, ma se uno ha già detto una cosa come la volevi dire tu, anzi meglio, ma che la riscrivi a fare?
non lo sa nessuno.
lui lo trova sensuale,
peccato mortale?
non è che io non voglio scrivere le citazioni del futuro, sarà che non voglio mai buttare via niente, sarà che non sopporto gli sprechi, ma se uno ha già detto una cosa come la volevi dire tu, anzi meglio, ma che la riscrivi a fare?
in questo senso, bergonzoni ha detto una cosa che condivido - ecco, le citazioni per me si potrebbero chiamare condivisioni- cioè che la poesia è nell'aria, non è né mia né tua, sta nell'aria, i poeti sono delle antenne, delle paraboliche che ci rimandano dei segnali, ma, vorrei dire, citandoli anche noi facciamo da ripetitori, come quel pezzo di chesterton che ha citato socci e io l'ho sentito che lo leggeva alla radio il giornalista di prima pagina, solo che non so da dove l'abbia preso, sarebbe meglio dirlo, perché io me lo andrei anche a leggere tutto, se sapessi da dove viene, comunque anche già così è straordinario, saremo tra quelli che hanno visto eppure hanno creduto, non è facile da capire, io per esempio non l'ho ancora capito, ecco, a me le citazioni che mi piacciono di più sono queste, quelle che sento che sono importanti per me ma non ho ancora capito bene perché, e continuano a lavorare nel cervello e a cambiarti un po' alla volta, e quando hai capito basta, la citazione non serve più.
ecco, ti leggo per la prima volta questa sera ed è come se ti conoscessi da sempre.A volte capita. ben trovata! anna
RispondiEliminagrazie, sì, lo penso anch'io
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