mentre guidava nel traffico delle sei, un traffico provinciale, mica na roba seria, da isoradio, no, questo era il traffico normale delle cinque e mezza sei, un paio di semafori per passare, una quarto d'ora in più del solito, quello col nome del frutto esotico alla radio continuava ad ansimare oro, oro, per averti così, distesa, pura, le era sempre stato sulle scatole, che stronzo, sai che me ne frega, a me, della tua ultima malboro, ancora lì a dividere le donne in vergini e puttane, la vuoi ma che resista, che non ci stia, subito, sennò vuol dire che va con tutti, tu no che non ci provi con tutte, vero?
ecco, non è tutto oro quello che luccica, pensava, doveva scrivere una cosa sull'oro, era quello il titolo che si erano dati per scriverci sopra un pezzo, e lei aveva pensato subito all'oro de olanda che in italia se ciama banda, come dicevano i suoi compagni delle elementari, e l'oro del giappon che in italia se ciama otton, il pezzo le sarebbe piaciuto scriverlo su sta storia che siamo schiavi dell'apparenza, alla B. interessa la sostanza, non la forma, le aveva detto la prof del liceo, ne era fiera, anche se la sostanza senza forma, cos'è, alla fine, la sostanza dell'arancia, se togli l'arancione, se togli la buccia, perché non è la buccia, la sostanza dell'arancia, se togli la pellicina bianca, non è quella, l'arancia, e il succo, non è neanche il succo, la sostanza dell'arancia, o la polpa senza succo, manco che meno i semi, alla fine non ti resta niente, di sta arancia, così le aveva spiegato il prof di filosofia, e sta lezione sulla forma e la sostanza l'aveva proprio impressionata, e aveva provato anche a leggere roba di gente che pensa che la forma è tutto, ma si era stufata subito.
ecco, non è tutto oro quello che luccica, pensava, doveva scrivere una cosa sull'oro, era quello il titolo che si erano dati per scriverci sopra un pezzo, e lei aveva pensato subito all'oro de olanda che in italia se ciama banda, come dicevano i suoi compagni delle elementari, e l'oro del giappon che in italia se ciama otton, il pezzo le sarebbe piaciuto scriverlo su sta storia che siamo schiavi dell'apparenza, alla B. interessa la sostanza, non la forma, le aveva detto la prof del liceo, ne era fiera, anche se la sostanza senza forma, cos'è, alla fine, la sostanza dell'arancia, se togli l'arancione, se togli la buccia, perché non è la buccia, la sostanza dell'arancia, se togli la pellicina bianca, non è quella, l'arancia, e il succo, non è neanche il succo, la sostanza dell'arancia, o la polpa senza succo, manco che meno i semi, alla fine non ti resta niente, di sta arancia, così le aveva spiegato il prof di filosofia, e sta lezione sulla forma e la sostanza l'aveva proprio impressionata, e aveva provato anche a leggere roba di gente che pensa che la forma è tutto, ma si era stufata subito.
e da un certo punto in poi non gliene era fregato proprio più niente, perché sì, era proprio così, a lei interessava la sostanza, che poi era il senso, l'arancitudine dell'arancia, come il senso della vita, che non lo capisci se non la vivi giorno per giorno, e non lo puoi mai dire, una volta per tutte, una volta sola.
oro, con quello è facile. tanti pallini gialli tutti uguali, col loro peso specifico, la loro massa, per l'oro è facile.
per quasi tutto il resto, invece, è praticamente impossibile.
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