martedì 10 novembre 2015

orizzonti

ho sentito che il nostro presidente del consiglio, che è anche segretario di un partito che ormai potrebbe chiamarsi partito del presidente (ho sentito qualcuno che lo chiama pdr, partito di renzi, ma secondo me pdp è meglio) ha detto che lui ha la felicità come orizzonte politico.
che chissà cosa vuol dire, ho pensato, l'orizzonte politico.

poi non c'entra niente ma stasera sono andata all'incontro per i genitori dei bambini che faranno la prima confessione, e il parroco ci ha chiesto cos'è per noi la confessione, e la catechista ce l'aveva anche suggerita, la risposta, 'la confessione è un incontro con gesù', ma io volevo dire la mia, tanto per cambiare, e ho detto che per me la confessione è un sacramento, e prima che finissi e dicessi che per me è l'esperienza straordinaria di essere perdonata veramente, ed è un'occasione per cambiare vita, di rifare la stessa strada correggendola, come dicono gli ebrei e come ha fatto il figliol prodigo, il parroco mi ha detto che 'sacramento' per lui è una parola troppo difficile, astratta credo volesse dire (ma non l'ha detto), e io invece ho detto che per me sacramento è una cosa molto importante, ma ormai era già passato a un altro genitore.
 non vado bene neanche al catechismo, ormai.

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