lunedì 7 luglio 2014

think pink 6 - il vento tra i capelli

a me, mettermi controvento, gli occhi chiusi, l'aria che ti tiene indietro tutti i capelli, la faccia sgombra,  non so, il vento, a me è sempre piaciuto. certi, tanti non lo sopportano. quasi tutte, anzi. perché il vento ti scompiglia i capelli. in effetti, a me non piace solo quando mi butta i capelli in faccia e mi vanno in bocca, sugli occhi, dentro il naso, perfino, e non ti puoi girare e non sai come fare a toglierti i capelli dalla faccia. ecco. per il resto, stare seduta sull'erba, col vento tra i capelli, per me, è una sensazione bellissima, una di quelle cose che ti fanno pensare: sì, è bella, la vita.
e c'è gente che questa sensazione bellissima non l'ha mai provata.
come la giornalista iraniana Masih Alinejad, che da quanto bello e strano le pareva, il vento tra i capelli, ha postato una sua foto senza velo, fatta a londra, nel suo profilo fb. e tante donne, iraniane, come lei, le hanno scritto che non doveva mettere quelle foto, che loro non potevano, era una mancanza di rispetto nei loro confronti.
da questa storia è nata la pagina fb My stealthy freedom, la mia libertà clandestina, segreta, potremmo tradurre,

in cui Masih Alinejad ha postato una foto di lei a teheran che, in macchina, guidava senza velo, invitando altre donne iraniane, sfidandole, diciamo, a mettere anche loro le foto del loro attimo di libertà, di ribellione all'imposizione dello hijab da parte delle autorità iraniane.
la pagina ha avuto un imprevisto, enorme successo, e centinaia di donne hanno mandato e mandano il loro 'selfie' (mi ero ripromessa di non usare questa parola, la odio), normalissime,  bellissime foto di donne con i capelli al vento.
contemporaneamente, c'è la storia della rinoplastica.

No agli attori “ritoccati”. La direzione di Tehran Channel ha deciso di non favorire un modello di bellezza frutto della chirurgia estetica e ha cominciato a impedire ai suoi dipendenti, passati per il bisturi, di apparire in video.
“Bisogna evitare che la chirurgia estetica si diffonda in modo contagioso tra attori e attrici”, ha dichiarato Ali Akbar Mahmudi-Mahrizi, capo della programmazione delle serie televisive del canale, il cui segnale è diffuso a Tehran e dintorni.  

(dalla puntata del 4 luglio di radiotre mondo)

la rinoplastica, hanno detto alla radio, è ormai diventata una forma di ribellione delle donne nei confronti della politica sessista delle autorità, nonché una sorta di status symbol, per cui i cerotti al naso si ostentano come segno di disponibilità economica. 







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