qualche tempo fa in un post avevo cercato di spiegare come la cultura di una persona sia irrigata da rivoli che scorrono per lo più sotterranei, e l'ho chiamato il sistema linfatico. fatalità, diciamo così che tanto la fatalità non esiste, ogni tanto sti rivoli affiorano, a rendere evidenti come per incanto affinità e corrispondenze più o meno elettive che, come dice montale nella meravigliosa poesia 'piccolo testamento', permettono un fugace ma essenziale riconoscimento.
come per esempio oggi, che nel sito di indovinate chi trovo un post che cita un libro, che io per non dimenticarmelo è da un mese che tengo aperta la pagina della minimum fax, la casa editrice che l'ha pubblicato, proprio qui sopra nelle schede, che mio marito ogni volta mi sgrida perché tengo aperte tutte ste schede, non lo sai che rallentano la connessione, ma sennò poi mi dimentico, e io sto libro me lo devo comprare, o almeno prenderlo in biblioteca, se ce l'hanno, perché l'ho sentito alla radio un giorno, che ne parlavano, si chiama tomaso con una m sola montanari, l'autore, e parla dell'importanza del nostro patrimonio artistico e culturale, che dai tempi di craxi hanno cominciato ad assimilarlo al petrolio, qualcosa da sfruttare per far soldi, invece noi lo dobbiamo custodire, amorevolmente, come curiamo o dovremmo curare i nostri vecchi e i nostri figli.
in realtà paolo nori l'ha citato perché a pagina 9 montanari se la prende con renzi, e dice che ha massacrato un affresco del cinquecento del palazzo comunale solo perché sperava di trovarci sotto un capolavoro perduto che gli desse una fama imperitura. a me questo non interessa tanto, mi interessa che, sempre per la soprascritta fatalità, questo libro e soprattutto quello di cui parla sta circolando.
si sono materializzati anche altri due rivoli, oggi, ma adesso è troppo tardi, per fare filosofia.
adesso faccio l'ordine su amazon, poi n riparliamo.
ne riparlo, cioè.
in realtà paolo nori l'ha citato perché a pagina 9 montanari se la prende con renzi, e dice che ha massacrato un affresco del cinquecento del palazzo comunale solo perché sperava di trovarci sotto un capolavoro perduto che gli desse una fama imperitura. a me questo non interessa tanto, mi interessa che, sempre per la soprascritta fatalità, questo libro e soprattutto quello di cui parla sta circolando.
si sono materializzati anche altri due rivoli, oggi, ma adesso è troppo tardi, per fare filosofia.
adesso faccio l'ordine su amazon, poi n riparliamo.
ne riparlo, cioè.
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