giovedì 16 maggio 2013

ma non era meglio

oggi era una giornata che bisognava girarsi dall'altra parte, e continuare a dormire, come faceva il nonno di mio padre, che era contadino.
beh, le vacche bisognava pur mungerle, ma la stalla non per niente stava attaccata alla casa.
e invece porto fuori agostino al pulmino, non ho le chiavi ma ho fatto tardi per cercare l'ombrello che è in macchina, e la macchina sta sotto l'acqua, insomma metto il tappetino per evitare che la porta si chiuda, il pulmino è in ritardo, finalmente torno dentro che mi devo fare la doccia e lavare i capelli che puzzano del fritto di ieri sera, ma quando arrivo alla porta i portoncino esterno è sbarrato. resta sempre aperto, ma quando la porta sta aperta, fa corrente, e si è chiuso.
non ho il telefono, nè le chiavi della macchina, i bambini dormono. e diluvia.
suono alla mia vicina. chiamo una mia amica, che forse ha le chiavi di casa mia. non le ha, e comunque non ha neanche la macchina. allora chiamo un altro, che sicuramente le chiavi le ha. viene subito. è passata mezz'ora. e io sempre più vorrei mettermi sotto le coperte, e devo vestire i bambini, e lavarmi i capelli, e vestirmi io, e mettere gli stivali ai bambini e portarmi dietro le scarpe per cambiargliele quando arriviamo a scuola, e oggi bruno va in biblioteca e deve prendere la borsa col libro, ma il libro on lo abbiamo ancora letto, è una bella storia così decidiamo di tenerlo un'altra settimana, e c'è questa maledetta pioggia, e devo ricordarmi l'autorizzazione per la gita alla caserma dei pompieri, e i soldi, arriviamo in ritardo, ho dei capelli orripilanti, e non voglio scendere dalla macchina, il parcheggio è lontano dal portone, e ho due valigie, più l'ombrello, insomma vado dal benzinaio, mi compro una di quelle brioche che non voglio più mangiare, non mi sono mai piaciute le brioches calde, il grasso della sfoglia, caldo, è indigesto, e poi adesso dentro sono sempre tutte mollicce, cerco sempre di prendere quelle senza niente, perché le altre le cuociono già con la crema, la chiamano così, 'la crema', o la marmellata dentro. comunque ho bisogno di qualcosa, di qualcosa per affrontare questa giornata che non è ancora cominciata, che al giovedì ho tre ore in tre classi diverse, una è la peggiore, non so più cosa fare, mi sento male all'idea di entrarci, oggi dovevano portare un'immagine presa da una rivista per fare un lavoro sulla descrizione. su 16, 7 non l'avevano portata.
il pensiero che mi ha ossessionata oggi è stato: ma non era meglio una bella nevicata? una  bella, lunghissima, abbondante nevicata bianca, silenziosa, pulita e asciutta???



Nessun commento:

Posta un commento