domenica 23 settembre 2012

cinquanta sfumature di grigio

ho saputo ieri sera che le mie amiche, sposate, con figli, con cui condivido l'impegno in parrocchia, si stanno passando come una specie di bibbia 'cinquanta sfumature di grigio'. 
hanno scoperto un universo che non conoscevano, mi dicono. si sente proprio che è scritto da una donna. però non bisogna farlo leggere agli uomini... certo che le sfumature dei sentimenti... solo una donna le poteva scrivere così. insomma, una lettura appassionante, istruttiva anche.
così oggi, cercando di farmi un'idea un po' più precisa di quello che in UK è il libro più venduto di sempre, mi sono imbattuta in questa citazione che il protagonista maschile, bellissimo, ricco e potente, e, come mi  è parso di capire, un Master (ma dai? proprio una novità, eh?), dà come spiegazione al fatto che non vuole essere toccato:

«Perché non ti piace essere toccato?» domando, guardando i suoi dolci occhi  grigi.
«Perché dentro ho cinquanta sfumature di tenebra, Anastasia»

sì, come no, il pantone della tenebra.
come può una persona mediamente intelligente, che ha delle relazioni sentimentali mediamente complesse, accontentarsi di una risposta così... così insulsa? cioè, come fa a non mettersi a ridere, come fa a non dire 'mmmm, sì, quindi?' o'cinquanta, eh? le hai contate dunque, bravo ciò!'

 mentre le mie amiche parlavano, ieri sera, pensavo che non potevo dire che sto leggendo paolo nori, truffaut, simone weil. non è snobismo, davvero. è che non saprei proprio come fare.

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