Al telefono, quando non c'erano i cellulari.
Lui: C'è un abisso tra di noi.
Lei: Lo so.
parlavamo del più e del meno, di niente, in realtà. stavamo insieme da... boh, una settimana che per me era una vita. forse è in quel momento che ho capito che lo amavo. per lui era una delle tante frasi ad effetto. non si è neanche accorto quanto fosse vera. ma l'aveva detta. senza capire, aveva capito. c'era un abisso tra di noi. un abisso di cultura, status sociale, sensibilità, esperienze di vita, interessi.
Lei: dobbiamo stare attenti a non caderci dentro.
dopo una settimana, poco più, lui si è stufato. mi ha detto così.
ma io avevo quell'abisso incollato addosso.
Per la Befana mi sono regalata Tutte le poesia di Wisława Szymborska.
tra parentesi, è ovvio il motivo per cui i polacchi sanno tante lingue: dopo che hai imparato questa, il resto è una passeggiata.
e aprendolo a caso, come mi piace fare coi libri di poesia, ho trovato questi versi:
...
Già, anche noi sappiamo dividerci in due.
Ma solo in corpo e sussurro interrotto.
In corpo e poesia.Da un lato la gola, il riso dall'altro,
un riso leggero, di già soffocato.Qui il cuore pesante, là non omnis moriar,
tre piccole parole, soltanto, tre piume d'un volo.L'abisso non ci divide.
L'abisso circonda.
Wisława Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), Adelphi 2009, p. 319
Nessun commento:
Posta un commento