mercoledì 2 agosto 2017

era buono, e la bontà, forse...


 'era buono, e la bontà, forse, è il segreto del genio.'
F. Truffaut

io ho la mania delle citazioni. ce l’avevo. avevo fatto una bella raccolta, ai tempi dell’università. soprattutto quell’anno che la mia amica franca mi aveva regalato un’agenda bellissima di pelle blu. era così bella che la volevo riempire di cose belle e mi sono messa a scriverci le citazioni, e siccome stavo frequentando un corso di storia del cinema su truffaut e la nouvelle vague, avevo trovato una citazione di truffaut che, parlando di un personaggio, diceva: era buono, e forse la bontà è il segreto del genio. 
purtroppo per i casi assurdi della vita, ho perso quell’agenda. ne ho altre molto più vecchie e insignificanti, ma quella no. la cosa mi dispiace infinitamente anche perché di solito di una citazione scrivo non solo l’autore, ma anche dove l’ha scritta, e io voglio assolutamente ritrovare la fonte di quella frase. una volta che mi ero intestardita più del solito, mi ero fatta arrivare tutti i libri di truffaut che avevo trovato nelle biblioteche della provincia, e ho cercato di leggerli tutti, ma non ce l’ho fatta a trovarla. devo riprovare. 
mi era ritornata in mente quella frase a cui non credevo tanto come ci credo adesso perché quando ho sentito la prima volta paolo nori alla radio, parlava di uomini buoni. ne ho parlato qui.  
mi pareva di aver capito che il suo percorso di riflessione, di pensiero, diciamo, andasse in quella direzione lì. una direzione che è anche la mia. cattivi ce n’è già tanti, al mondo, non occorre che ci mettiamo anche noi, ripeto sempre ai miei figli. 
che il mondo, come dicevo io a vent’anni, si divide in due: le merde e gli stronzi. la merda è femmina, è molle, va a fondo. è perdente. lo stronzo è maschio, duro, galleggia. è vincente. superfluo dire a quale metà del mondo mi sento di appartenere. 
adesso dobbiamo fare la presentazione del libro che abbiamo fatto con paolo nori, fra due mesi, e paolo nori, per motivi non ben precisati, ha detto che lui, alla presentazione del libro curato da lui, non viene. 
i ragazzi che hanno partecipato al gruppo, che di paolo nori avrebbero potuto per la maggior parte essere figli, o quasi, ci sono rimasti malissimo. le libraie che hanno organizzato tutta la storia, pure. i commenti sono stati tutti molto educati, devo dire, uno ha parlato di bella botta di autostima, uno ha detto che fa parte del personaggio ‘paolo nori’, un altro di carattere ‘umorale’. io non ho detto niente, ma ho pensato che non avevo capito niente, e che forse adesso paolo nori non la sente più, nella sua testa, quella vocetta che gli ripete continuamente sei una merda sei una merda sei una merda, e che secondo lui era un bene, che la sentisse, e anche secondo me, era proprio un gran bene guarda. 

e poi adesso sono andata sul sito di paolo nori per copiare l'immagine della copertina del nostro libro e c'era questo post qua, che quando l'ho visto ho pensato: ecco

 

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