martedì 1 settembre 2015

selvatichezza



Rende selvatici la scrittura. Si torna a una selvatichezza di prima della vita. E la si riconosce subito, è quella delle foreste, quell antica come il tempo. Quella della paura di tutto, distinta e inseparabile dalla vita. Ci si accanisce. Non si può scrivere senza l'energia del corpo. Bisogna essere più forti di se stessi per affrontare la scrittura, bisogna essere più forti di ciò che si scrive. è una cosa strana, non è solo la scrittura, lo scritto, è il grido degli animali della notte, quello di tutti, quello di voi e di me, quello dei cani. è la volgarità greve, disperante, della società. Il dolore, è anche Cristo e Mosè e i faraoni e tutti gli ebrei e tutti i bambini ebrei, ed è anche la felicità più violenta. Questo io credo, sempre.

Marguerite Duras, Scrivere

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