sabato 7 agosto 2021

ognuno riconosce i suoi 42 - sii dolce con me

 lunedì 2 agosto stavo tornando da trento col professore, abbiamo fatto la  valsugana, il brenta era pieno d'acqua, e così il cielo.
alla radio c'era la breve rubrica religiosa 'ascolta, si fa sera', dura 3 minuti. c'era un francescano, non mi ricordo di che ordine, e mi aspettavo due parole sul perdono di assisi, l'indulgenza plenaria che è possibile lucrare il 2 di agosto.
invece il frate legge l'inizio di questa meravigliosa poesia di mariangela gualtieri

 



Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.

Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore. nei libri.

da tempo sostengo che mariangela gualtieri sia il più grande poeta italiano vivente, anche se non ha molto senso fare queste graduatorie. resta comunque che è una voce potente, molto.
io ce l'ho con quei preti che dicono che bisogna essere felici, che dio ci vuole felici. ma come fate, vorrei dirgli, a essere felici, voi, preti, ma non lo vedete il male, la sofferenza, ma non li vedete quei cristi in croce. gesù non ci ha detto siate felici, ha detto beati quelli che piangono, che soffrono, che lottano per la giustizia... bisogna essere buoni, bisogna.
io continuo a dirlo, ai miei figli, che bisogna essere buoni.
per cui grazie, voce di uomo di dio alla radio. non lo so se riuscirai a fondare il partito della gentilezza, come hai detto, ma sarebbe davvero una rivoluzione. non so se tu lo farai, io comunque ci provo, e spero che saremo almeno in due.

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