domenica 25 aprile 2021

ognuno riconosce i suoi 38 - vittorie

 


Io, insomma, come milioni e milioni di personaggi come me migliori di me e peggiori di me, mi trovai invischiato in questa guerra in qualità di italiano alleato dei tedeschi, all'inizio, e in qualità di italiano prigioniero dei tedeschi alla fine. Gli anglo-americani nel 1943 mi bombardarono la casa, e nel 1945 mi vennero a liberare dalla prigionia e mi regalarono del latte condensato e della minestra in scatola. Per quello che mi riguarda, la storia è tutta qui. Una banalissima storia nella quale io ho avuto il peso di un guscio di nocciola nell'oceano in tempesta, e dalla quale io esco senza nastrini e senza medaglie, ma vittorioso perché, nonostante tutto e tutti, io sono riuscito a passare attraverso questo cataclisma senza odiare nessuno. Anzi,sono riuscito a ritrovare un prezioso amico: me stesso...


Giovannino Guareschi, Diario clandestino, istruzioni per l'uso

 



italiacano 21 - Abilismo

 


ieri ho scoperto una parola nuova: abilismo.
pare, dal giretto veloce che ho fatto in rete, che sono tra i pochi a non averla mai sentita.
ma da dove salta fuori sta parola inusitata, mi chiedo?
in pratica, è una parola formata come 'razzismo', solo che sulla parola 'abile'. sarebbe l'atteggiamento di chi discrimina le persone sulla base delle loro abilità. chi discrimina i disabili. certo, dopo che hai capito cosa significa, non ci vuole mica tanto a capire da dove l'hanno tirata fuori.
ma a me, non so perché, non mi piace, non mi sembra idonea. perché?
mi vengono in mente tante parole simili, come salutista, come illusionista, genetista, autista, parole che non hanno niente di negativo...
certo, c'è razzista, ma in razzista, è il concetto di 'razza' ad essere di per sé negativo. idem con 'negazionista'. 'abile', invece, non ha niente di negativo. ieri avevo provato a discuterne con professore, senza riuscirci. siccome la treccani riporta la parola, il problema non esiste. come se mettere in discussione una parola significasse mettere in discussione il concetto stesso di discriminazione che vuole nominare.
in realtà, ho letto proprio sulla treccani, perché il motore di ricerca ce l'ho anch'io, uguale a quello del prof, che questa parola l'ha riportata per la prima volta il corriere della sera un paio di anni fa.
ma che parola è? e che bisogno c'era di una nuova etichetta incomprensibile? e la discriminazione ponderale (sei discriminato a causa del tuo peso), a me tanto cara, ormai l'unica che non abbia lo stigma sociale, rientra nell'abilismo?
e dare del deficiente, cretino, idiota a chi, secondo te, non usa nel modo corretto il cervello, cosa che, sui social, fanno un po' tutti, in genere con persone che la pensano in modo diverso da te, non rientra nell'abilismo????
ma possibile che, come sempre, sono l'unica che si fa ste domande?
mah!